
Rocco Schirripa, 66 anni, detto "Barca", panettiere in piazza Campanella a Torino, un passato lontano ma anche recente di gravi reati, dalla rapina alla droga, è stato condannato all'ergastolo "perchè le intercettazioni - scrivono i giudici della prima sezione della Corte d'Assise di Milano - non lasciano dubbi al riguardo delle sue responsabilità in merito all'omicidio del procuratore capo Brunio Caccia". La lettera anonima inviata da inquirenti e investigatori e le conseguenti conversazioni intercettate sono "l'elemento di prova decisivo". Era già chiaro, una volta erogata a luglio la massima pena, che l'impianto accusatorio aveva "tenuto", e si basava. come aveva ricostruito il pm Marcello Tatangelo, quasi completamente sulle intercettazioni tracciate dallo spyware ioculato dalla polizia degli smartphone di alcuni personaggi di rilievo dell''ndrangheta. Come contributo, alleghiamo integrali le motivazioni della sentenza firmata dal presidente Ilio Pacini Mannucci. Gli avvocati difensori, Mauro Anetrini e Basilio Foti, pronti al ricorso in appello.