Due coppie di occhi azzurri, entrambi intensi e penetranti: i primo sono quelli di Kim Novak, la celebre attrice americana musa di Hitchcock, che negli anni Cinquanta era spesso considerata una delle risposte al mito di Marilyn Monroe. Gli altri appartengono invece a Cagliostro, il gatto che accompagna l'attrice in "Una strega in paradiso" (Bell, Book and Candle), commedia del 1958 diretta da Richard Quine e tratta da una pièce teatrale in cui la Novak impersona una strega che usa tutta la magia di cui dispone per far innamorare il suo vicino di casa, interpretato da James Stewart.
Sono questi, gli occhi ammalianti e seduttivi come la settima arte, celebrati dal manifesto ufficiale della 35esima edizione del "Torino Film Festival", che idealmente si aggancia anche alla mostra "Bestiale! Animal Film Stars" ospitata presso il Museo Nazionale del Cinema dal 14 giugno scorso e fino al prossimo 8 gennaio.
I gatti, in particolare, sono i protagonisti di un'intera sezione del Festival torinese in cui saranno riproposti, oltre al già citato "Una strega in paradiso", pellicole come "Il gatto milionario" (Rhubarb), commedia del 1951 in Orangey, felino reso celebre da "Colazione da Tuffany", eredita dal padrone una grossa somma ed una squadra di baseball. Quindi "Alice nel paese delle meraviglie" (Alice in Wonderland, 1951), uno dei classici per eccellenza di Walt Disney, impreziosito dallo Stregatto, dispettoso felino a strisce rosa e fucsia. "L'ombra del gatto" (The shadow of the Cat), piccolo horror britannico del 1961 in cui la soriana Tabitha vendica la morte violenta della sua padrona. Tinte horror anche per "Black Cat", pellicola del 1981 che prende spunto dall'omonimo racconto di Edgar Allan Poe, per finire con "Chat écoutant la musique", cortometraggio del 1990 in cui il regista Chris Marker rende omaggio al mondo animale.
La 35esima edizione del Torino Film Festival è in programma da 24 novembre al 2 dicembre.