La pubblicazione ufficiale del rapporto commissionato dalla Conferenza Episcopale tedesca alle università di Mannheim, Heidelber e Giessen, era prevista per la fine di settembre. Ma il quotidiano “Spiegel” è riuscito ad anticipare una parte dei contenuti, sufficiente a dare un quadro dai numeri allarmanti: fra il 1946 ed il 2014, quasi 3.700 minori sarebbero stati molestati e abusati da preti cattolici tedeschi.
In Germania è la notizia del momento, un polverone mediatico che fa discutere e un coro di voci indignate che si chiedono il perché di tanti anni di silenzi e insabbiamenti. Per il Vaticano, decisamente in affanno, l’ennesimo capitolo nell’ormai voluminoso libro dei casi di pedofilia, perversione che sembra annidarsi proprio dove non avrebbe dovuto mai esserci.
Le cifre, ancora una volta, rendono meglio delle parole: in 70 anni, 1.670 preti avrebbero abusato sessualmente di 3.677 minori. Per la maggioranza ragazzini con meno di 13 anni, e in un caso su sei si parla di stupro e violenza sessuale.
Lo studio riguarda il 4% dei sacerdoti attivi in Germania e sull’analisi di 38mila documenti di 27 diocesi tedesche: una piccola parte di quelli persi o distrutti, che lascia immaginare proporzioni del fenomeno decisamente più vaste.
Il seguito è perfino peggio: solo il 38% dei casi è diventato oggetto di inchiesta, e di questi la quasi totalità si è chiusa con pochissime conseguenze per i preti incriminati. Qualcuno fu trasferito o spostato ad altro incarico, ma nessuno finì mai per risponderne davanti alla legge.
Stephan Ackermann, portavoce della Conferenza Episcopale tedesca, dichiara la Chiesa “Sconcertata e piena di vergogna. Il fine della ricerca era fare qualcosa nell’interesse delle vittime, permettere alla chiesa stessa di conoscere a fondo gli errori e trovare il modo perché non si ripetano mai più”.
Dal vaticano, al momento, nessuna reazione. Qualche giorno fa, la Sala Stampa Vaticana ha convocato per il prossimo febbraio una riunione delle conferenze episcopali che ha l’obiettivo di proteggere e tutelare i minori.