Izabella Marie Helem, per tutti “Izzy”, aveva 4 anni: a ucciderla è stato il suo fratellino di 3, che le ha sparato alla testa con la pistola della mamma, militare. È accaduto a Lebanon, nell’Indiana: Izzy e suo fratello si trovavano dai nonni, perché papà e mamma erano fuori per lavoro.
È successo tutto all’improvviso: in circostanze ancora tutte da chiarire, il fratellino si Izzy aveva fra le mani la pesante pistola d’ordinanza dell’esercito americano, e inavvertitamente ha premuto il grilletto colpendo la sorella alla testa. Ricoverata d’urgenza e operata, dopo cinque giorni di speranze e preghiere, i medici hanno dichiarato la morte cerebrale di Izzy. I genitori hanno autorizzato l’espianto degli organi: salveranno le vite di altri otto bambini. Una bambina di un anno riceverà il cuore di Izzy e una bimba il suo fegato, mentre ancora si stanno identificando gli altri destinatari.
Briana, la mamma di Izzy, militare attivo dell’esercito degli Stati Uniti, era in viaggio verso il Kentucky quando ha ricevuto la notizia del tragico incidente. Immediatamente, il suo profilo social è stato preso d’assalto da gente accusa lei e so marito di negligenza: come si può lasciare una pistola carica a portata di bambini? Le chiedono in tanti.
Accuse che la famiglia respinge: “È sempre stata una persona molto attenta e innamorata dei suoi figli”.