"Ho perso 35 chili un anno, chi non ci crede può solo provarci almeno una volta...". La signora, tuttora in sovrappeso, è in coda per entrare al meeting romano del guru della dieta. "Perchè lo criticano tanto? - commenta un 70enne che aspira a vivere almeno altri 50 anni - prima di bisognerebbe informarsi, leggere le sue pubblicazioni, ascoltarlo, non sono miracoli, non li promette, il successo dipende solo da noi". Non v’è nessuna evidenza scientifica che gli integratori alimentari firmati da una società dei fratelli Panzironi, Adriano e Roberto, aiutino davvero le persone a raggiungere i 120 anni di età. Ma migliaia e migliaia di fan ci credono. Eccome. E comprano le scatole di quelli che “non sono farmaci” ma semplicemente sostanze realizzate con ricette ispirate al “buon senso e alla tutela della salute”. Certo, se dici di non mangiare più carboidrati, non bere alcolici, limitare il consumo di carni lavorate il peso cala senza miracoli. Ma tant’è.
Le migliaia di sostenitori-fedeli che hanno affollato il Palazzo dello Sport di Roma (ci sarebbero state 4.500 persone accreditate e circa 3mila “senza prenotazione”) per il "Life120 Day", lo slogan-idea di Adriano Panzironi, giornalista che teorizza il ricorso a un regime alimentare a base di integratori commercializzati da una sua società oltre che di curare alcune e anche gravi patologie, sono o sembrano totalmente fideizzati. "In sala oggi ci sono i carabinieri del Nas - dice Panzironi - credo vogliano ascoltare quello che dirò, come è già accaduto per altri incontri su filosofie alimentari lontane dalla dieta mediterranea". Poi la consueta auto-difesa dagli attacchi “strumentali”: “Essere attaccati sapendo di essere nel giusto è un grande onore. Qualcuno disse 'tanti nemici, tanto onore', questo è proprio il caso".
Panzironi si affretta a precisare che i malati “devono restare in contatto con i medici”, che i suoi “consigli” non sostituiscono le terapie ufficiali, che insomma, il suo è un lifestyle, un sano stile di vita. Però promette, in alcuni casi, guarigioni miracolistiche di diabete, obesità, malattie varie. Lui non lo dice ma lo giurano i suoi sostenitori, ex malati di gravi patologie. Dallo studio tv dove descrive i suoi trattamenti, scuotendo la lunga capigliatura (“non sono tinto, tutto naturale”, afferma) mantiene un linguaggio misurato e accorto per non cadere in qualche “equivoco spiacevole” e foriero di guai.