Tutti a Vigo di Fassa conoscono il 30enne Tom Ballard, un ragazzo solo in apparenza solitario ma in realtà dal carattere aperto e solare. Arrivò un giorno con suo padre Jim, alpinista a sua volta, a bordo di un camper. Doveva essere la tappa di un lungo viaggio con meta le più belle catene montuose non solo in Europa. Ma Jim e Tom hanno poi deciso di fermarsi in Italia. E Tom ha trovato la sua anima gemella, Stefania Pederiva, scalatrice e figlia diana delle pià famose guide alpine della Val di Fassa, Bruno Pederiva. Questo ragazzo dallo sguardo limpido si è fatto subito notare per le sue eccezionali di scalatore, di strenui seguace dello 2stile alpino-2, sulle orme di Messner e dello stesso campagna dev’impresa sul Nanga Parbat, Daniele Nardi. Il padre Jim è disperato: ”Sto rivivendo lo stesso incubo” 24 anni dopo la morte della moglie Alison Hargreaves, la più conosciuta alpinista britannica di tutti i tempi, travolta da vuna valanga durante l’ascensione al K2 nel 1995. Fu la prima donna a scalare l'Everest in solitaria.
Jim Ballard, origini scozzesi, è in continuo e affannoso contatto con i soccorritori nel centro di Skardu, Pakistan, da dove vengono coordinati i volo degli elicotteri. Anche oggi il tempo non consente il volo.
Tom Ballard, 30 anni, del Derbyshire, è disperso da domenica ad oltre 6 mila metri sullo Sperone Mummery, dedicato al celebre alpinista britannico Albert Mummery, morto a sua volta sulla stessa montagna il 24 agosto 1895.
Nel 1995, la madre di Tom morì al ritorno dalla cima del K2 dopo essere diventata diventata famosa come la prima donna a scalare l'Everest in solitaria e senza l’ausilio delle bombole di ossigeno.
Jim ha detto al Times che “quando è arrivata la notizia, non c'era un elicottero e non siamo riusciti a portarlo al campo base del K2. Ma lo stesso giorno in cui i militari pakistani si sono interessati e hanno detto che potevano mandarne uno e l'hanno fatto". Jim, che conosce l’ambiente delle montagne pakistane, sino a paio di giorni fa era ancora fiducioso che suo figlio fosse ancora vivo, nonostante le temperature a meno 40°C e venti a 200 miglia all’ora. E’ in contatto con l’alpinista basco Alex Txikon, che s’è unito alla missione di soccorso, con altri due compagni, tra cui un medico.
Tom ha vissuto, da bambino, con la sorella Kate, a sua volta alpinista da afflitta da una grave malattia auto-immune, perennemente tra le mongne, seguendo i genitori nelle loro imprese. Quando mamma Alison raggiunse la vetta del Monte Everest il 13 maggio 1995, senza ossigeno, aveva inviato un messaggio radio ai suoi figli: "A Tom e Kate, miei cari figli, sono sul punto più alto del mondo, e vi amo molto”.
Tutta l’Inghilterra aveva celebrato l’impresa ma dopo soli tre mesi, l’alpinista, raggiunta la vetta del K2 in Pakistan, fu travolta e uccisa, con altri cinque compagni di cordata, da una valanga. Tom è un alpinista esperto ed è stato il primo a scalare in solitaria tutte e sei le principali pareti nord delle Alpi in un solo inverno. L’alpinista inglese Sandy Allan ha scalato due volte il Nanga Parbat e si è detto preoccupato per le sorti del connazionale, ritenuto “esperto e prudente”, ha detto al programma Good Morning Scotland della BBC: "Ho conosciuto Tom da bimbo, avevo scalato con sua madre, Tom è un alpinista eccezionale, non conosceva gli ottomila, ma sua preparazione è di sicuro all’altezza”.