Il nome in codice è “R9X”, è una delle tante possibili varianti del “AGM-114R9X Hellfire”, missile terra-aria di precisione a guida laser che può essere lanciato da piattaforme aree, marittime e terrestri. Ma l’ultima variante, una delle più terrificanti, l’ha svelata il “Wall Street Journal” in un lungo articolo. È stato ribattezzato “Ninja Bomb” perché non esplode all’impatto sul terreno, ma libera delle lame che fatto letteralmente a fette i nemici. Il vantaggio è di ridurre in modo drastico i danni e la perdita di vite umane fra i civili. Il Ninja Bomb, a quanto rivela il quotidiano americano, è stato utilizzato “una mezza dozzina di volte” da Cia e Pentagono in numerose missioni top secret, per eliminare obiettivi all’interno di un’auto o di edifici. Fra le vittime illustri del nuovo missile Ahmad Hasan Abu Khayr al-Marsi, egiziano indicato come vice di al-Baghdadi, il califfo al comando dell’Isis, eliminato nel febbraio del 2017, o ancora Jamal al-Badawi, accusato di aver preso parte all’attentato del 2000 al cacciatorpediniere americano “USS Cole” ormeggiato in un porto nello Yemen.
Le sei lunghe lame, da cui il riferimento ai Ninja, i celebri e temibili guerrieri giapponesi, si estendono a pochi secondi dall’impatto, con un effetto che è stato definito simile “ad un’incudine che cade dal cielo”.
Un’arma sviluppata durante il doppio mandato di Barack Obama, per rispondere alla precisa richiesta dell’ex presidente di ridurre quanto più possibile le perdite umane nei conflitti in Afghanistan, Pakistan, Siria, Somalia e Yemen. Ha il vantaggio di poter essere trasportato da droni, quindi comandato da remoto, ed è totalmente privo di cariche esplosive. Al momento Cia e Pentagono non hanno commentato la fuga di notizie.Il nome in codice è “R9X”, è una delle tante possibili varianti del “AGM-114R9X Hellfire”, missile terra-aria di precisione a guida laser che può essere lanciato da piattaforme aree, marittime e terrestri. Ma l’ultima variante, una delle più terrificanti, l’ha svelata il “Wall Street Journal” in un lungo articolo. È stato ribattezzato “Ninja Bomb” perché non esplode all’impatto sul terreno, ma libera delle lame che fatto letteralmente a fette i nemici. Il vantaggio è di ridurre in modo drastico i danni e la perdita di vite umane fra i civili. Il Ninja Bomb, a quanto rivela il quotidiano americano, è stato utilizzato “una mezza dozzina di volte” da Cia e Pentagono in numerose missioni top secret, per eliminare obiettivi all’interno di un’auto o di edifici. Fra le vittime illustri del nuovo missile Ahmad Hasan Abu Khayr al-Marsi, egiziano indicato come vice di al-Baghdadi, il califfo al comando dell’Isis, eliminato nel febbraio del 2017, o ancora Jamal al-Badawi, accusato di aver preso parte all’attentato del 2000 al cacciatorpediniere americano “USS Cole” ormeggiato in un porto nello Yemen.
Le sei lunghe lame, da cui il riferimento ai Ninja, i celebri e temibili guerrieri giapponesi, si estendono a pochi secondi dall’impatto, con un effetto che è stato definito simile “ad un’incudine che cade dal cielo”.
Un’arma sviluppata durante il doppio mandato di Barack Obama, per rispondere alla precisa richiesta dell’ex presidente di ridurre quanto più possibile le perdite umane nei conflitti in Afghanistan, Pakistan, Siria, Somalia e Yemen. Ha il vantaggio di poter essere trasportato da droni, quindi comandato da remoto, ed è totalmente privo di cariche esplosive. Al momento Cia e Pentagono non hanno commentato la fuga di notizie.