C’è un inquietante risvolto nella guerra tra bande costata la vita a Keane Mulready-Woods, il 17enne torturato e decapitato in un sobborgo di Dublino, in Irlanda. Secondo alcune fonti della polizia, si tratta di una guerra che non si concluderà fin quando altre tre persone non saranno giustiziate.
La testa mozzata di Keane Mulready-Woods è stata ritrovata la scorsa settimana all’interno di una Volvo data alle fiamme a Drumcondra, e la convinzione delle forze dell’ordine è che si tratti di un omicidio legato alla guerra fra bande per il controllo delle piazze dello spaccio di Drogheda, a nord di Dublino. Secondo alcuni informatori della polizia, la faida non si concluderà fin quando i tre principali nemici di Owen Maguire, un boss costretto sulla sedia a rotelle non saranno eliminati. Il risvolto inquietante è che la polizia avrebbe tentato di trattare con Maguire in un incontro segreto, chiedendogli di fermare lo spargimento di sangue, ma gli uomini del boss non avrebbero raccolto l’invito.
E l’opinione pubblica, colpita dall’efferatezza dell’omicidio del 17enne, sembra rassegnata all’idea di aspettarsi altre tre vittime. Tra questi ci sarebbero il “serial killer” che ha ucciso Mulready-Woods, un uomo che ha cercato di uccidere boss nel 2018 con una bomba e un criminale collegato a una serie di omicidi recenti.
L’incontro fra la polizia e Maguire si sarebbe tenuto poco prima che i suoi uomini sparassero a Keith Brannigan il 27 agosto dello scorso anno a Clogherhead. Tre mesi dopo, Richard Carberry ha fatto la stessa fine.
Secondo la fonte che ha rivelato l’incontro segreto che mette in imbarazzo il dipartimento di polizia: “Un ufficiale si è incontrato con Maguire e gli ha chiesto di aiutarlo a mettere fine alla faida prima che finisse fuori controllo. Era un vero tentativo di chiudere una guerra che stava distruggendo la tranquillità di Drogheda. Maguire non ha detto molto, ma visto che l’incontro non era ufficiale, qualsiasi cosa possa aver detto non potrà mai essere usata contro di lui in nessun procedimento giudiziario”.
Nella faida mortale che finora è costata la vita a tre persone, la polizia è riuscita a sventare un agguato appena un giorno prima che Mulready-Woods fosse rapito, ucciso e il suo corpo smembrato. Gli investigatori avevano ricevuto alcune informazioni secondo cui gli uomini di Maguire avevano pianificato di prendere di mira un rivale, ma il piano è stato sventato dall’intervento della polizia.
“C’erano diverse segnalazioni che qualcuno sarebbe stato ucciso lo scorso fine settimana, ed è per questo che in città si è notato un grande spiegamento di forze di polizia. Queste bande sono intenzionate ad annientarsi a vicenda e non hanno paura di prendere in mano una pistola”.
Un tempo, le fazioni in guerra facevano parte della stessa banda, ma quando una parte ha deciso di creare una propria rete di spacciatori, la gang si è divisa in due. Nell’estate del 2018, gli ex membri hanno iniziato a minacciarsi, cercando di raggiungere il controllo del traffico di droga lungo la costa orientale dell’Irlanda. La faida si è incattivita nel luglio 2018, quando Maguire fu ucciso: il principale sospettato era il giovane Keane Mulready-Woods. In 18 mesi di caos e violenza non si contano quasi più gli incendi dolosi, gli accoltellamenti, i rapimenti e le aggressioni. Da allora, la polizia ha sequestrato armi ed effettuato una serie di arresti nel tentativo di tenere separate le due gang.