Non è esattamente la sindrome del nano da giardino de “Il favoloso mondo di Amélie”, che mandava selfie da ogni angolo del pianeta senza esserci mai stato, ma più o meno, è qualcosa di vagamente simile. Si tratta di un curioso sondaggio realizzato da “Jetcost”, uno dei motori di ricerca per tariffe di voli, hotel e autonoleggi, che ha scandagliato abitudini ed esperienze vacanziere di 3.000 europei: 500 britannici e altrettanti italiani, tedeschi, portoghesi e francesi che negli ultimi 12 mesi hanno viaggiato almeno una volta. Dal sondaggio, è emerso che tanti, tantissimi mentono o esagerano sulle loro vacanze, raccontando mete da sogno mentre la realtà si limitava ad una doppia con vista su parcheggio in un hotel due stelle per 15 giorni, con il mare invaso da meduse e mucillaggine e il cielo perennemente grigio.
Una verità che il 70% degli intervistati nasconde ad amici, parenti, vicini di casa e colleghi, assicurando al contrario di aver avuto relax, mare pulito, cieli azzurri e cibo da chef stellato: di questi, il 58% giura che la verità sul totale fallimento non la saprà mai nessuno. I motivi? Vergogna nel dire dove si sono realmente trascorse le ferie (34%), impressionare favorevolmente chi si ha davanti (28%), e nascondere che in realtà si è rimasti a casa a guardare il condizionatore (25%). E visto che bisogna impressionare, tanto vale farlo bene: il 33% la spara grossa citando gli Stati Uniti, il 26 millanta mete europee, il 21 sudamericane e caraibiche, il 19 asiatiche e il 15% destinazioni africane. Balle condite da falsi selfie e immagini farlocche pubblicate sui profili social per dare credibilità alla balla.
In cima alla lista della speciale classifica svettano gli spagnoli con il 68%, ma tallonati dagli italiani con il 65: dietro di noi i portoghesi (60), i britannici (58), i francesi (47) e i tedeschi (45). Per quanto ci riguarda, il 32% degli intervistati che ha ammesso di mentire sapendo di farlo: scendendo nel dettaglio il 33% ha mentito sul meteo, il 32 sulla destinazione, il 25 sulla qualità dell’alloggio, il 23 sull’alcol, il 21 sul costo della vacanza da sogno e il 17 sul numero delle escursioni e delle attività.