Altro che crociera nel Mediterraneo o settimana all-inclusive sul Mar Rosso: nella sede dell’azienda americana “Gate Foundation” fervono i lavori perché tutto sia pronto per il 2025, data in cui si inizieranno a inviare in orbita i componenti della “Von Braun Space Station”. Una volta assemblato, sarà il primo hotel spaziale nella storia dell’umanità: una ruota in movimento continuo con 190 metri di diametro, una vera struttura da film di fantascienza capace di ospitare 400 persone, fra astro-turisti e personale, in 24 cabine elegantemente rifinite con vista sull’universo inclusa nel pacchetto di viaggio.
E se per ovvi motivi sarà necessario rinunciare alle piscine all’aperto, nulla cambierà per le aree comuni, con tanto di cinema, teatri palestre, ristoranti, lounge e cocktail-bar. L’idea è nata pensando di adatta le tecnologie già esistenti della ISS, la Stazione Spaziale Internazionale che orbita a 400 km e dal 2000 ospita stabilmente equipaggi di tutto il mondo, sostituendo astronauti e scienziati con turisti e vacanzieri in cerca di posti esclusivi. Per facilitare i graditi ospiti ed evitare i costosi corsi di addestramento, è stato necessario pensare ad un sistema di gravità artificiale che permetta di camminare normalmente.
Le previsioni dell’azienda sono di 100 astro-turisti alla settimana per i primi periodi, con una proiezione di crescita a dir poco entusiasmante. Nessuna indiscrezione sui prezzi, ma quasi certamente sarà un’esperienza per ricchi e famosi, anche se l’idea della Gateway è di democratizzare le vacanze nello spazio.