Aeroporto di Gatwick, il secondo scalo più importante di Londra: 45,5milioni di passeggeri in transito ogni anno. L’equivalente della popolazione di Spagna, Argentina o Uganda che significa un problema enorme di gestione, con file interminabili, nervi tesi e rischi crescenti, specie per coloro (la maggioranza) che non hanno accesso alle lounge riservate delle compagnie aeree.
Secondo le regole, ogni aeroporto è libero di scegliere come affrontare le file di attesa ai gate: qualcuno preferisce imbarcare prima i passeggeri delle classi superiori, altri optano di farli salire a bordo solo alla fine, dopo la massa dell’economy, altri ancora danno la priorità a disabili e alle famiglie con bambini piccoli, c’è poi chi divide l’aereo in zone e per finire qualcuno non riesce a dare alcun ordine perché i passeggeri raggiungono l’aereo a bordo di un autobus, e a quel punto il caos regna sovrano, con attese snervanti sulle scalette in attesa che i bagagli finiscano nei vani sopra i sedili. Ritardi che accumulandosi diventano un problema anche per le compagnie e gli stessi aeroporti, costretti a riorganizzare gli orari di partenze e le coincidenze.
Dopo aver studiato per anni come limitare il supplizio più odiato dai passeggeri, a Gatwick sono convinti di aver trovato la soluzione giusta. Per cominciare c’erano un paio di ostacoli in più: convincere una per una le compagnie aeree e cambiare radicalmente le regole di una macchina dalla gestione complicatissima complicata come lo scalo di Gatwick.
Da qualche giorno, in una fase di test di due mesi, è stata attivata una nuova procedura di imbarco per adesso limitata al gate 101, dove le procedure d’imbarco avvengono attraverso il numero della fila e il posto assegnato sul biglietto. Gli esperti sono convinti che sia sufficiente ad abbattere i tempi di attesa del 10%, ma anche che sarà necessario un periodo di rodaggio per abituare i passeggeri all’idea di attendere la chiamata personale attraverso uno schermo, iniziando dalle file posteriori e i posti finestrino di un lato dell’aereo per volta, e procedendo poi verso le prime file e i sedili lato corridoio. Unica eccezione per le famiglie, autorizzate a salire insieme, e nessuno sconto per chi si distrae: salirà per ultimo, non per punizione, ma per non scombussolare la procedura.