
Un’esperienza ormai così comune fra i turisti che il comune di San Francisco, lo scorso 16 aprile, ha dato l’ok all’unanimità a nuove regole: obbligo di prenotazione e pagamento di una cifra popolare, che non convinca i turisti a evitarla. “A causa degli oltre due milioni di visitatori annuali, e di code giornaliere che raggiungo le 10 ore di attesa, la congestione del traffico su e intorno al blocco 1000 di Lombard Street nella città di San Francisco ha deteriorato la sicurezza e la qualità della vita dei residenti e della comunità circostante”, recita l’Assembly Bill numero 1605.
Il piano è quello di imporre una tassa di $5 per auto, che diventerebbero 10 nei fine settimana e festivi. I visitatori avrebbero bisogno di registrarsi in anticipo, fissando data e ora. Nessun pagamento, al contrario, per chi decide di attraversare la via a piedi.
Uno studio realizzato all’inizio del 2019 ha presentato alcune opzioni per ridurre la congestione sulla strada più celebre di Frisco, con opzioni che andavano alla privatizzazione della strada, la chiusura completa o addirittura un progetto per raddrizzarla, rendendola molto simile ai celebri saliscendi di diverse strade della città californiana.
Un’idea che in realtà si riallaccia a parecchi esempi simili adottati in tutto il mondo: dalla tassa di ingresso di Veneziaal Machu Picchu Picchu in Perù e il Taj Mahal in India, che hanno aumentato i prezzi dei biglietti introducendo “misure di controllo” per distanziare le ondate di visitatori.