Una bambina congolese di 9 anni è risultata positiva all'Ebola in Uganda vicino al confine con la Repubblica Democratica del Congo, ha svelato con un comunicato stampa il Ministero della Salute ugandese. La bambina e la madre hanno viaggiato dal Congo al distretto ugandese di Kasese, alla ricerca di cure mediche: la piccola è stata identificata al confine, isolata e trasferita all'unità Ebola in un ospedale locale dove viene assistita.
"Dal momento che la bambina è stata identificata in tempo, non ci sono contatti con cittadini ugandesi", ha detto il Ministero della Salute, aggiungendo di aver inviato un'unità di emergenza per affrontare la gestione dei casi. Il Segretario Permanente del Ministero della Salute dell'Uganda, la dottoressa Diana Atwine, ha postato un messaggio su Twitter dicendo che la ragazza e sua madre sarebbero state rispedite in Congo. "Il nostro team della Bwera Ebola Treatment Unit di Kasese gestisce un caso di Ebola in arrivo da un paese confinante. La giovane è attualmente isolata e su richiesta del governo congolese è pronta per il rimpatrio nel suo paese d'origine, dove sarà curata".
Dr. Diana Atwine
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@DianaAtwine
Il nostro team della Bwera Ebola Treatment Unit di Kasese gestisce un caso di Ebola importato. La ragazza è attualmente isolata ed è pronta per il rimpatrio nella RDC per essere curata su richiesta del governo della RDC. Si prega di rimanere calmi e vigili; abbiamo costruito la capacità di contenere l'Ebola.
Le autorità ugandesi hanno rafforzato i controlli alle frontiere e nella regione colpita dall'Ebola nel mese di giugno, dopo che la malattia è stata scoperta per la prima volta nel paese. Ebola può causare febbre, mal di testa, dolori muscolari, vomito, diarrea e sanguinamento inspiegabile, tra gli altri sintomi. Il virus è stato identificato per la prima volta nel 1976, quando si sono verificati focolai nei pressi del fiume Ebola in Congo.
Ma la diffidenza nei vaccini, gli attacchi della milizia contro gli operatori sanitari e le limitate risorse sanitarie sono tra i molti ostacoli che i funzionari sanitari devono superare per combattere il secondo focolaio di Ebola più morto mai registrato.