C’è un mondo che spreca acqua, e un altro che ha sempre più sete: due miliardi di persone, secondo “UN Water”, organizzazione delle Nazioni Unite che parla di un futuro molto vicino ancora peggiore.
Come fare per compensare lo spreco di qualcuno, sperando che parte dell’acqua risparmiata arrivi a chi ha bisogno, è diventato l’impegno di Kaj Mickos, un professore che ha iniziato a chiedersi come agire sui milioni di rubinetti per risparmiare acqua esattamente dove viene dispersa in modo più massiccio. Dopo anni di studi, l’idea si chiama “Altered”, e non è altro che un rubinetto, ma dotato di atomizzatore l’acqua che diffonde una sorta di nebbia ad altissima velocità che permette di lavarsi le mani utilizzando appena il 2% dell’acqua di prima.
I tre soci di “Altered”, passati dalla teoria alla pratica, hanno finanziato il progetto con una campagna di crowdfunding su “Kickstarter” raccogliendo 25mila euro, cifra sufficiente ad iniziare creando un prototipo da mostrare.
La nuova campagna di finanziamento, decisamente più ambiziosa, dal valore di 2,5 milioni di euro, servirà per lanciare definitivamente una linea di rubinetti Altered.
Il passo successivo, dopo i rubinetti domestici, sono quelli commerciali di ristoranti, hotel, uffici e aree pubbliche, mentre allo studio ci sono i primi sifoni per la doccia.