La costa ovest americana continua a bruciare da giorni, con le fiamme dei 28 roghi alimentate dal caldo di questi giorni e dal vento, che alimenta gli incendi malgrado il lavoro incessante di 14mila vigili del fuoco.
È un disastro epocale, dicono le autorità, a cui nelle scorse ore si sono aggiunte altre 3 vittime ad un bilancio che parla di 11 morti, compresi due pompieri, a cui aggiungere oltre 10mila km quadrati di vegetazione nella sola California, con le inquietanti immagini del cielo arancione della Bay Area di San Francisco, carico di fumo, che hanno fatto il giro del mondo.
Non va meglio in Oregon, dove mezzo milione di persone sono state costrette ad abbandonare le loro abitazioni e cinque città sono andate “completamente distrutte”.
e la situazione è grave anche nello stato di Washington.
Gli incendi si sono trasformati anche in una battaglia politica in vista delle elezioni di novembre: l’ex presidente Barack Obama ha lanciato un appello agli americani, affinché alle urne si ricordino di votare per chi vuole fermare i cambiamenti climatici e difendere il pianeta.