Da almeno due mesi, riporta il “Guardian”, nelle acque fra Spagna e Portogallo sono stati segnalati attacchi a yacht e barche a vela da parte di gruppi di orche. Il fenomeno, considerato del tutto eccezionale e tutt’ora senza risposta, è concentrato fra lo Stretto di Gibilterra e la Galizia: diverse imbarcazioni hanno subito danni a causa di violenti attacchi dei giganti del mare, con almeno un caso di ferimento.
Il più recente risale a venerdì, quando a circa 120 km dalle coste di La Coruña, in Spagna, un’orca si è scagliata almeno 15 volte contro un’imbarcazione di 11 metri che faceva rotta verso il Regno Unito. A causa della violenza dei colpi, la barca ha perso l’uso del timone ed è stata costretta a chiedere di essere rimorchiata dalla capitaneria di porto. Il capitano dell'imbarcazione, Candido José Couselo Sanchez, ha raccontato che “l’intera imbarcazione ballava e sentivo la pressione sul timone: era un gruppo di giovani orche decisamente nervose”.
La stessa sorte che lo scorso 29 luglio è toccata ad una barca a vela di 14 metri, aggredita da un gruppo di orche al largo di Capo Trafalgar, nel sud della Spagna: l’attacco è durato più di un’ora, concertato da alcune orche che comunicavano fra loro attraverso forti fischi. Episodi analoghi, tutti conclusi senza conseguenze per gli occupanti, erano accaduti nei giorni precedenti ad altre due imbarcazioni, costrette ad essere rimorchiate al più vicino porto per i danni l timone. Lo stesso giorno, la capitaneria di porto segnalava la presenza di diversi esemplari di orche nelle acque di Vigo, dove lo scorso agosto sono stati segnalati attacchi a due imbarcazioni che partecipavano ad una regata.
Secondo gli esperti, è un fenomeno assai normale che le orche inseguano le imbarcazioni, ma finora non si erano mai registrati attacchi, definiti “molto insoliti”.