All’asta, in collegamento via streaming con la sede di Christie’s al Rockfeller Center di New York, sono andate 170 opere, vendute per 11,3 milioni di sterline, più o meno 13 milioni di euro, per volontà dell’artista andati totalmente in beneficenza.

Pezzi di pregio come “The incomplete truth” di Damien Hirst, una colomba in formalina, venduta a 911.250 sterline, “Sain Sebatian, Exquisite Pain”, sempre di Hirst, ha invece toccato 875.250 sterline. Per i collezionisti da non perdere “Songbird”, quadro del 1982 di Bridget Riley, la prima opera d’arte acquistata da George Michael, battuta per 791.250 sterline. Ancora “George Loves Kenny”, opera realizzata da Tracey Emin dopo aver accompagnato l’artista in tour, venduta per 280 mila sterline, mentre “Careless Whisper”, opera di Jim Lambie ispirata al celebre successo degli “Wham!”, è stato venduto a un acquirente collegato telefonicamente per 140mila sterline.
I prezzi più alti della serata sono stati raggiunti da opere di artisti che George Michael conosceva personalmente e amava in modo profondo, o per pezzi che avevano specifici riferimenti alla carriera di George, con 120 milioni di dischi venduti in 35 anni.