di Lorenza Abrate
Da 18 anni, “Art Basel”, la fiera d’arte contemporanea di Basilea ideata nel 1970 dai collezionisti Trudl Bruckner, Balz Hilt e i coniugi Ernest e Hildy Beyeler, ha un’edizione invernale in scena a Miami Beach. La celebre città della Florida, meta di turisti da tutto il mondo, per quasi una settimana si trasforma in una mostra diffusa, con oltre 15 fiere e numerosi eventi collaterali.
A partire da mercoledì 4 dicembre fino a domenica 8, la città della Florida ha ospitato ancora una volta artisti, collezionisti ed appassionati da tutto il mondo per quello che considerato l’appuntamento più atteso dell’arte contemporanea.
Cinque i giorni d’apertura al “Miami Beach Convention Center”, palcoscenico ideale per esplorare le 269 migliori gallerie internazionali che quest’anno hanno proposto una selezione di grandi opere, alcune delle quali già viste in diverse sedi e forse non così ricercate. Per quanto riguarda l’arte italiana non possono mancare quadri di Pistoletto, Fontana e Merz, nonché la famosa “Comedian”, la banana attaccata al muro di Maurizio Cattelan, un’opera provocatoria venduta a 120mila dollari.
Sempre sull’isola di South Beach, questa volta direttamente affacciate sulla spiaggia, due esposizioni collaterali, “UNTITLED – ART” e “Scope”, mentre sulla celebre Ocean Drive spazio all’opera di Leandro Erlich, architetto che ricrea ambienti surreali. Questa volta, la sua era una scultura di sabbia, l’Order of Importance, che raffigurava 66 macchine incolonnate sulla spiaggia. Un contrasto forte tra l’opera di materia effimera e il maestoso paesaggio urbano alle sue spalle, caratterizzato da grattacieli, locali e alberghi in stile Art Déco.
Non è solo l’area di South Beach a trasformare hotel e sale conferenze in musei temporanei, ma anche il quartiere Wynwood e il Design District. Qui, nelle tre vie della street art, le boutique e i flagship store di celebri marchi diventano insoliti e suggestivi spazi espositivi: per qualche ora viene meno il concetto di negozio per dare libero sfogo all’arte degli artisti emergenti. Fra le grandi firme, spiccava l’opera di Fernando Laposse che con degli enormi bradipi di peluche rosa ha decorato le palme del centro città. Da segnalare, inoltre, sempre nel distretto del design, l’esposizione inaugurata da Gagosian e Jeffrey Deitch, “The Extreme Present”, che indaga le reazioni degli artisti nei confronti di un mondo sempre più veloce e complicato.