di Roberto Brunelli*
Si inaugura giovedì 7 marzo alle ore 18 al “MAMbo”, il Museo d’Arte Moderna di Bologna, la mostra “No, Oreste, No!”.Curata da Serena Carbone, la mostra è dedicata al“Progetto Oreste”, e si interroga su cosa rimane di quell’esperienza artistica, vissuta tra il 1997 e il 2001 da “un insieme variabile di persone” che arrivò a partecipare nel 1999 alla 48esima Biennale di Venezia di Harald Szeemann.
Per capire a fondo l’importanza che ha avuto Oreste nella storia dell’arte, è consigliata la lettura di due esaurienti volumi,“Come spiegare a mia madre che ciò che faccio serve a qualcosa?Progetto Oreste 0” (Ed. Charta, 1998) e“Progetto Oreste uno” (Ed. Charta, 1999).
Ma anche un modo per soffermarsi sul potenziale di attualità che ancora oggi avrebbe l’idea di condividere una certa maniera di vedere il mondo senza inseguire ilbene personale,ma di come la compartecipazione possa produrre del bene comune. La vittoria del primato delle relazioni umane e del confronto, in questa società che ci vede sempre più isolati e egoisti,novelli schiavidi un mondo iperdigitalizzato nel quale ci si illude di essere continuamente connessi con gli altri e che invece rendevittime inconsapevolidi una pericolosissima noia da sempre causa di tanti danni e disagi soprattutto tra i più giovani. La mostra rimarrà aperta fino al 5 maggio 2019.
* Scrittore, curatore e critico d’arte - www.brunelliroberto.it