A New York dal 16 ottobre al 27 gennaio è in arrivo una grande mostra al MET per celebrare i cinquecento anni dalla nascita di Tintoretto. Jacopo Robusti, passato alla storia come Tintoretto (Venezia, 1519 -Venezia, 1594) arriva nel Nuovo Mondo, al Metropolitan, anche noto come MET, di New York, per una grande mostra che studia la tecnica ritrattistica del maestro. Celebrato in patria, nella grande Venezia, a discapito del più vecchio e invidioso Tiziano, Tintoretto riuscì a guadagnarsi ampio spazio prima come ritrattista, poi come uno dei maggiori artisti della sua generazione. Due tipologie di sguardo caratterizzavano le sue opere: uno più intimo, meno austero che raccontava l’essenza privata del committente che ritraeva; l’altro, una rappresentazione ufficiale, seria, che non lasciava spazio a eclettismi e che seguiva un rigido schema. Nel 2019 il mondo si appresta a festeggiare Tintoretto a cinquecento anni dalla sua nascita. Una prima mostra è stata organizzata a Parigi al Musée du Luxembourg che indaga i primi quindici anni di attività del maestro. Un periodo oscuro, che vuole rispondere alla domanda: chi era Tintoretto prima di diventare Tintoretto? Risponde a questa domanda Celebrating Tintoretto: Portrait Paintings and Studio Drawings l’esposizione di New York curata Andrea Bayer (Deputy Director for Collections and Administration) e Alison Manges Nogueira (Associate Curator in The Robert Lehman Collection). In mostra, opere dalla collezione del MET come Ritrovamento di Mosé, poi Testa di uomo dalla Royal Collection di Londra, ancora Ritratto di un uomo, Ritratto di vecchio dalla barba bianca e numerosi altri ritratti provenienti da tutto il mondo. Sarà analizzata, inoltre, anche la relazione tra padre e figlio, Jacopo e Domenico Tintoretto, attraverso disegni, schizzi e dipinti.
New York // dal 16 ottobre 2018 al 27 gennaio 2019
Metropolitan Museum
Celebrating Tintoretto: Portrait Paintings and Studio Drawings
1000 5th Ave, New York, NY 10028, Stati Uniti
La rivale Mosca; al Museo Statale di Arti Figurative A.S. Pushkin termina: “I maestri di Venezia”
Raccontare Venezia attraverso i suoi ultimi cantori, questa è l’essenza della mostra “Da Tiepolo a Canaletto a Guardi”, fino al 14 ottobre al Museo Statale di Arti Figurative A.S. Pushkin di Mosca. Fino al 14 ottobre Mosca, il Museo Statale di Arti Figurative A.S. Pushkin, si veste dei colori della Serenissima. Grandi poeti che hanno raccontato i fasti della Repubblica, le sue contraddizioni e i suoi eccessi. Dopo la lezione dei coloristi veneti – Tiziano, Tintoretto e Veronese – che hanno segnato una generazione, ecco che arrivano Longhi, Canaletto, Guardi e l’ultimo cantore: Tiepolo. Tecniche innovative, utilizzo di camere oscure, vedute dipinte minuziosamente della città che talvolta si confondono con ambienti fantastici o che lasciano spazio alla vita quotidiana del XVIII secolo. Quattro personalità diverse, quattro artisti che con il loro lavoro hanno dato voce all’ultima grande stagione di Venezia.
Tutto questo si traduce nella mostra Da Tiepolo a Canaletto a Guardi realizzata da Mondo Mostre in collaborazione con Intensa San Paolo e curata da Giovanni Carlo Federico Villa, direttore onorario dei Musei Civici di Vicenza. Dopo Mosca, il progetto farà tappa a Vicenza inserendosi nel filone dei rapporti culturali tra Italia e Russia.
Mosca // fino al 14 ottobre 2018
Da Tiepolo a Canaletto a Guardi
Museo Statale di Arti Figurative A.S. Pushkin, Mosca
Ulitsa Volkhonka, 12, Moskva, Russia, 119019