Luis Sepúlveda era stato una delle prime celebrità colpite da coronavirus, trasformandosi suo malgrado in un messaggio chiarissimo per tutto il mondo: questo male non risparmia nessuno. Ma a lui, al contrario di tanti volti noti che adesso possono raccontare la propria drammatica esperienza, è andata male: è morto al Central University Hospital of Asturias di Oviedo, in Spagna, dove era ricoverato dal 29 febbraio scorso, dopo essere rientrato da un viaggio in Portogallo.
Anche sua moglie, Carmen Yanez, era stata ricoverata per alcuni sintomi del contagio, ma era risultata negativa al test.
Cileno naturalizzato in Francia, Luis Sepúlveda si considerava un esule politico, un guerrigliero e un viaggiatore che si era imposto agli occhi del mondo per “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore”, dedicato alla figura di Chico Mendes. Ma la consacrazione da moderno cantastorie era arrivata con “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, una vicenda delicata che ha dentro l’eterna lotta fra il bene e il male.