Taycan: abituiamoci al nome, perché ne sentiremo parlare. È la prima Porsche 100% elettrica creata a Zuffenhausen, lo storico quartier generale dove si guarda al futuro dei sogni su ruote. Il nome è stato svelato poche ore fa nel corso delle celebrazioni per i 70 anni del marchio: il modo migliore per unire quel che è stato con ciò che sarà.
Di Taycan, per adesso, si sa poco, la rotta di avvicinamento al 2020, data di uscita confermata, è ancora lunga, e la sapienza messa da parte in 70 anni ha insegnato che centellinare significa tenere alta la curiosità. Basata sul prototipo “Mission-E”, la Taycan sarà in grado di coprire 482 km con una ricarica, che si abbassano a 386 sfruttando la modalità di ricarica veloce in 15 minuti.
Sempre restando nel campo delle ipotesi, la potenza dei motori elettrici a magneti permanenti dovrebbe assicurare 440 kW, l’equivalente di 600 CV, con scatto 0-100 km/h in 3,5 secondi (12 netti per toccare i 200) e velocità massima fissata a 250 km/h.
Il programma di elettrificazione della gamma, illustrato da Oliver Blume, CEO di Porsche, prevede un investimento di sei miliardi di euro entro il 2022, compreso l’adeguamento dell’impianto produttivo di Zuffenhausen, con l’obiettivo di produrre 20.000 esemplari all’anno della nuova sportiva.
A proposito: Taycan è un termine asiatico con cui si indica un “puledro vivace”. Quasi inutile ricordare che al centro esatto del simbolo Porsche c’è un cavallo rampante.