Chadwick Boseman, 43 anni, la star di “Black Panther”, uno dei protagonisti della saga “The Avengers” e primo attore nero nella storia del cinema a interpretare un supereroe, è morto poche ore fa dopo una battaglia contro un cancro al colon iniziata nel 2016.
A darne notizia con un post su Twitter il suo agente, Nicki Fioravante: “È morto nella sua abitazione, con a fianco la moglie”, ha scritto ricordando l’enorme coraggio da combattente che “Chad” usava sulla scena e nella vita: della sua malattia nessuno, a parte i familiari e gli amici più stretti, sapeva nulla.
Nato ad Anderson, North Carolina, il 29 novembre del 1976, figlio di un’infermiera e d i un tappezziere, si era diplomato alla T.L. Hanna High School e laureato alla “Howard University” guadagnandosi un “Bachelor of Fine Arts” in regia.
Il debutto nel 2003 nella serie televisiva “Squadra d’emergenza” (Third Watch), seguita dal ruolo fisso di “Nate” Ray in “Lincoln Heights, ritorno a casa”. Arriva al cinema nel 2008 con “The Express”, diventando una delle migliori promesse di Hollywood. Nel 2018 firma il contratto con i “Marvel Studios” per interpretare la Pantera Nera in sei pellicole, fra cui “Capitan America: Civil War”, “Avengers: Endgame” e “Black Panther”, uscito nel 2018 e campione di incassi. Il presidente dei Marvel Studios aveva annunciato per il 2022 il secondo film della saga.
Fra i primi a unirsi al cordoglio Wayne A. I. Frederick, presidente dell’Università frequentata dall’attore: “È con profonda tristezza che piangiamo la perdita del nostro ex allievo Chadwick Boseman. Il suo talento resterà intatto attraverso i suoi personaggi”.
Boseman era tornato nella sua università nel 2018 per tenere un discorso ai neolaureati, raccontando i suoi primi giorni nel mondo del cinema e della televisione.
A rendere omaggio a Boseman anche Martin Luther King III, il senatore Kamala Harris e gli attori Brie Larson, Dwayen Johnson e Mark Ruffalo, che negli Avengers interpretava Hulk.