A Hollywood non è chiaro, se c’è più attesa per il 50esimo anniversario della strage al 10050 di Cielo Drive, costata la vita all’attrice Sharon Tate e quattro suoi amici, o per il tributo più irriverente e immaginifico che si possa pretendere: quello di Quentin Tarantino. Il suo “Once upon a time in Hollywood”, di cui si parla da mesi e proprio in queste ore è stato diffuso il primo trailer (che pubblichiamo), è forse una delle pellicole più attese di tutta la stagione. Merito della fama di splatter-boy del regista, ma anche di un cast talmente stellare da far mancare il fiato: Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Margot Robbie, Al Pacino, Dakota Fanning, Emile Hirsch e Bruce Dern, a cui aggiungere addirittura il titolo di ultima pellicola girata da Luke Perry e per poco quella di Burt Reynolds, morto poco prima del ciak.
Del film si sa poco, il riserbo è massimo: il poco fatto circolare racconta la storia di Rick Dalton e Cliff Booth (DiCaprio e Pitt), rispettivamente un attore e il suo stuntman nella Hollywood alla fine degli anni Sessanta. Due personaggi di fantasia che si incrociano con altri reali come Sharon Tate (Margot Robbie), vicina di casa di Dalton. Tutto questo mentre sullo sfondo monta di rabbia la “Family” di Charles Manson e le stragi dell’estate del 1969. Più che uno splatter sull’omicidio di Sharon Tate, la pellicola sembra voler essere un tributo all’ultimo periodo d’oro massiccio di Hollywood, guastato proprio sul finale dal sangue versato da Manson. Lo stesso Tarantino, sotto tortura, ha ammesso una trama più simile a “Pulp Fitcion”, diviso in capitoli, con diversi piani e punti di vista: gli è costata cinque anni di lavoro. A produrlo, almeno inizialmente, doveva essere il famigerato Harvey Weinstein, poi preso in altre faccenduole legali. A spuntarla, in una gara al rialzo, è stata la “Sony Pictures Entertainment”, che ha battuto “Warner Bros”, “Universal Studios”, Paramount Pictures”, “Annapurna Pictures” e “Lionsgate”. Un elenco di nomi che basta a far capire quanto Hollywood ci creda.
Secondo qualche indiscrezione, il film potrebbe essere il boccone prelibato del prossimo festival del Cinema di Cannes, il prossimo maggio, con la calata in massa del cast sulla Croisette.