Dopo 13 anni di angoscia, speranza e pena infinita, l’uomo che secondo le polizie di mezza Europa avrebbe rapito e ucciso la piccola Maddie McCainn ha un nome. Si chiama Christian Brueckner, 43 anni, è un pedofilo con 17 condanne rimediate ovunque, Italia compresa, e attualmente è in galera perché accusato di aver violentato nel 2005 una turista americana 72enne nell’Algarve, la stessa zona del Portogallo da dove è scomparsa la bimba inglese. Ma sul suo nome è in atto una corsa contro il tempo: per la legge tedesca è idoneo alla libertà vigilata, e senza l’intervento della Corte federale di giustizia tedesca potrebbe uscire di prigione questo fine settimana avendo ormai scontato due terzi della condanna. La polizia è impegnata su due fronti: dimostrare la sua colpevolezza nel caso McCainn e dare la caccia alla sua ex fidanzata, una giovane di origine kosovara. Gli agenti sperano di rintracciare la donna, che si ritiene abbia soggiornato con Brueckner in una casa vicino a Praia da Luz, in Portogallo, prima della scomparsa di Maddie, il 3 maggio 2007.
La fattoria dell’Algarve in cui viveva, in una zona disseminata di pozzi abbandonati, si trova a 25 minuti a piedi dal resort in cui Madeleine è scomparsa. La polizia ha perquisito la proprietà nel 2012, mentre quella tedesca ha diffuso le immagini della casa lanciando un appello a eventuali testimoni. Due anni dopo, la polizia ha isolato una macchia verde vicina alla casa colonica e utilizzato un radar a penetrazione per rilevare se il terreno era stato smosso di recente.
Un ex vicino di casa di Brueckner ricorda: “Si era trasferito nella zona alla metà degli anni Novanta con una fidanzata tedesca che se n’è andata circa un anno e mezzo dopo. Sembrava che avessero una relazione burrascosa, li sentivo litigare ma sapevo molto poco della loro vita”. Un altro ha aggiunto: “Ha avuto un litigio con un altro tedesco a cui ha subaffittato il posto per circa sei mesi. Lo ha trattato molto male”.
I detective sperano di rintracciare la sua ex fidanzata, che si pensa abbia lasciato la zona prima della scomparsa di Madeleine, mentre si dice che Brueckner sia rimasto a Praia da Luz, probabilmente dormendo in un camper che i detective ritengono possa essere stato usato nel rapimento.
Registrato come persona senza fissa dimora che viveva di espedienti, Brueckner è stato condannato la prima volta per un reato sessuale in Germania quando aveva 17 anni. Eppure, malgrado le numerose condanne, il fatto che vivesse a pochi km dal luogo della scomparsa di Maddie e l’analisi dei tabulati telefonici che dimostrano fosse all’interno del resort la notte della sparizione, il suo nome non è mai entrato nei fascicoli di indagini della polizia portoghese.
Goncalo Amaral, l’ex capo investigatore della polizia portoghese che si è occupato del caso, ha affermato che il nome era stato escluso dall’indagine nel 2008, ma è rientrato fra i sospetti dopo l’intercettazione di una conversazione in una chatroom in cui si parlava del rapimento di Maddie. Brueckner è entrato sotto i riflettori di Scotland Yard solo nel 2017, quando ha raccontato ad un amico in un bar che “sapeva quello che era successo a Madeleine”.
Un portavoce dei genitori di Maddie, Kate e Gerry McCann, ha definito “significativa” l’improvvisa svolta alle indagini, anche se unita all’angoscia, in quanto secondo gli investigatori tedeschi la bimba sarebbe morta e – secondo alcune indiscrezioni – sanno anche come e dove verosimilmente è stato nascosto il corpo. Ma Scotland Yard insiste: fino a prova contraria si tratta di un’indagine su una persona scomparsa.