MICHAEL O' BRIEN
“E’ come se li avesse uccisi una seconda volta”. C’è rabbia e dolore nelle parole dei familiari delle vittime di Jean Claude Romand, l'uomo he sterminò la famiglia nel gennaio 1993 per nascondere anni di bugie sulla sua vita e che i giudici hanno deciso di scarcerare dopo 26 anni di prigione, dove sconta l'ergastolo. I fratelli della moglie Florence, una delle cinque vittime di Romand, si oppongono ferocemente al rilascio del falso medico, condannato nel 1996.
Non sono in cerca di vendetta, ma non accettano che l'uomo che ha massacrato la sorella Florence e ucciso i due nipoti chieda il suo rilascio. Emmanuel Crolet, 55 anni, (nella foto) e suo fratello Jean-Noël, 61 anni, entrambi cognati di Jean-Claude Romand, hanno deciso di prendere la parola per esprimere la loro indignazione. Vogliono anche far sentire la voce delle vittime che non possono più testimoniare.
"E' uno shock. Jean-Claude Romand ha avuto il coraggio di chiedere il suo rilascio, così da ricominciare da capo e avere diritto ad una seconda possibilità. E' una coltellata al cuore di mia madre e per tutti noi. Ha ucciso di nuovo sua moglie Florence, i suoi due figli Caroline, 7 anni, e Antoine, 5, ma anche i suoi genitori. Per me, è un altro omicidio, lLi ha uccisi tutti una seconda volta", dice Emmanuel Crolet. “Florence e i suoi figli non avranno mai una seconda possibilità".
Il fratello maggiore sottolinea anche che durante tutti questi anni di carcere, "non ha mostrato nei nostri confronti nessun rimorso, nessuna richiesta di perdono". "E' uno che manipola le persone e gli va sempre bene. Non ho creduto in quest'uomo per molto tempo. Non c'è umanità in lui. Una bestia non lo farebbe mai. Se Jean-Claude Romand ne avesse, potrebbe chiedersi 'Ho il diritto, umanamente parlando, di chiedere il mio rilascio? Sono degno di essere umano?'. Ma non credo l'abbia mai fatto. Jean-Claude Romand è riuscito ad abbindolare i giudici e gli psichiatri. E' molto intelligente. Probabilmente li manipola, nello stesso modo in cui ha manipolato noi per 20 anni - aggiunge Emmanuel Crolet - ha ingannato tutti, ha mentito. Fa parte di lui. C'è chi ci dice che durante i 25 anni trascorsi in prigione si è presentato come un prigioniero modello, gentile, discreto, senza problemi. Per me, può essere ancora pericoloso. Cosa succederebbe se incontrasse mia madre per strada strada o davanti alla tomba di Florence? La giustizia non ci ha ascoltato. Florence e i suoi figli sono stati dimenticati”.