L’ipotesi più agghiacciante, quella che Maddie McCann sia finita nelle mani di un pedofilo seriale, sta diventando sempre più una certezza. Probabilmente per decenni, Christian Bruekner ha girato per l’Europa come un vagabondo, fermandosi di tanto in tanto, e uccidendo. Nato nel 1976 a Wuerburg e cresciuto in famiglia adottiva, ha iniziato a rapinare appartamenti a 15 anni, e due anni dopo rimedia la prima condanna per molestie ai danni di due bambine.
Dopo la piccola Madaleine, scomparsa nel 2007, è quasi certo che Bruekner abbia fatto lo stesso con la piccola Inga Gehricke, svanita nel nulla ad Neuwegersleben, in Germania il 2 maggio del 2015, e mai più ritrovata. È bastato incrociare due dati perché il sospetto prendesse forma: Inga, 5 anni, era in vacanza con la famiglia in Sassonia, nella stessa zona in cui all’epoca Bruekner aveva acquistato una proprietà.
Ma proprio in queste ore, la scia di morte si sta drammaticamente allungando: il 21 giugno del 1996, da una spiaggia dell’Algarve, sempre in Portogallo, svanisce Neeé Hasee, 6 anni, un altro bimbo tedesco in vacanza con la famiglia.
Come confermato dalla “BKA”, l’ufficio tedesco di polizia criminale, Christian Bruekner è dietro le sbarre, dove sconta una condanna a sette anni per lo stupro di una donna americana di 72 anni. Nel 2017, mentre Bruekner presentava ricorso alla Corte di giustizia europea, il Portogallo ha chiesto l’estradizione per poter processare l’uomo per diversi reati legati allo spaccio di droga, furti in complessi alberghieri e appartamenti. Sapevano tutti chi fosse, ma nessuno l’ha mai fermato e neanche collegato alla morte di troppi bambini.