Anne-Elisabeth Hagen, moglie di un ricco uomo d’affari norvegese scomparsa quasi otto mesi fa è stata probabilmente uccisa e l’omicidio messo in scena simulando un rapimento. Ne è convinta la polizia di Stoccolma, che da mesi indaga sulla misteriosa scomparsa della donna, moglie di Tom Hagen, investitore immobiliare e magnate dell’energia con un patrimonio stimato di 174 milioni di euro, scomparsa dalla loro casa di Lørenskog, vicino a Oslo, il 31 ottobre dello scorso anno.
Secondo quanto riporta il quotidiano “Verdens Gang”, i presunti rapitori avevano chiesto un riscatto di 9 milioni di euro in criptovaluta “Monero”, un sistema digitale particolarmente difficile da rintracciare. La richiesta di riscatto era stata trovata a casa della coppia: all’poca, la polizia si era rifiutata di confermare la somma, aggiungendo di aver consigliato la famiglia di non pagare alcuna cifra.
I contatti online con i presunti rapitori durante le indagini precedenti non sono stati in grado di confermare che Hagen, 68 anni, fosse ancora in vita.
Tommy Brøske, capo del nucleo investigativo, in una conferenza stampa ha affermato: “La nostra ipotesi principale è stata modificata: Anne-Elisabeth è stata uccisa. Potrebbe esserci stato un tentativo di mascherare l’omicidio con un rapimento”. A dare credibilità all’ipotesi, “la mancanza di pressioni dei rapitori per incassare il riscatto”. Nessun commento, al contrario, su eventuali sospetti.
L’avvocato della famiglia, Svein Holden, ha confermato la tesi della polizia: “Un rapimento che si è trasformato in un possibile omicidio”.