Gregg Abbott, governatore del Texas, l’ha annunciato nel corso di una conferenza stampa: “È ora di riaprire le attività al 100%. Appare chiaro dalla ripresa, dalle vaccinazioni e seguite con scrupolo dai texani, che l’obbligo di indossare mascherine) non è più necessario”. A convincerlo, malgrado le perplessità degli esperti, il ritmo delle vaccinazioni, che procede con un milione a settimana. La stessa decisione annunciata dal governatore del Mississippi Tate Reeves.
Dall’altra parte del mondo, anche Israele si avvia ad un graduale ritorno alla normalità: come anticipato dalla stampa locale, il governo avrebbe approvato la riapertura di bar, caffè e ristoranti anche nei tavoli interni, ma solo ai titolari di “passaporto verde”, il documento che attesta l’avvenuta vaccinazione da almeno 8 giorni. Chi ne è sprovvisto dovrà accontentarsi dei dehors.
In sospeso resta la riapertura dell’aeroporto Ben Gurion, anche se secondo alcune indiscrezioni domenica prossima potrebbe aggiungersi un secondo step che riguarda proprio la riapertura dei cieli. Al momento, gli israeliani è vietato uscire e rientrare a meno di ottenere un permesso speciale.