Si chiamava Caxmy Brutus, era nata a Brooklyn nel 1989: una bellissima ragazzina di colore che a 14 riceve dai medici una diagnosi terribile, un tumore ai polmoni con metastasi ossee che l’aveva costretta a subire l’amputazione della gamba. Ma c’è di più: si trattava di un male veloce e violento e l’unica speranza, forse, stava tutta in un farmaco sperimentale. Caxmy non solo accetta, ma decide anche di vivere quanto più le sia possibile. “Mama Cax”, come sceglie di farsi chiamare, diventa una viaggiatrice vorace, una donna che vuole riempirsi gli occhi con il mondo intero prima che sia tardi. Ma la malattia non le impedisce di crescere diventando una bellissima ragazza che come tante sue coetanee sogna di diventare una fashion blogger, ma con una marcia in più: quella di Mama Cax diventa la missione di aprire le porte dell’industria del glamour ai portatori di handicap. “Sono stata fortunata, ma sopravvivere al cancro ha avuto un prezzo molto salato: cammino grazie ad una protesi e due stampelle. Quando cammino per strada in tanti mi dicono di farmi forza, perché mi trovano bella e forte”.
Il coraggio di Mama Cax si è fermato lo scorso 16 dicembre, anche se la famiglia ha scelto di comunicarlo quattro giorni dopo. Era ricoverata da una settimana in un ospedale londinese, da cui aveva postato il suo ultimo messaggio ai followers: “Ho accusato un forte dolore addominale e dopo vari controlli mi hanno trovato diversi coaguli di sangue nella gamba, nella coscia e nell’addome, vicino ai miei fragilissimi polmoni. Mi sono salvata ma restano molte domande senza risposta che dovrò chiarire una volta tornata negli Stati Uniti, ma devo aspettare: purtroppo volare mi mette a rischio di embolia polmonare, quindi sono bloccata fin dopo Natale”.