Visionario, geniale, vulcanico: le definizioni per descrivere Guy Laliberté si sprecano. A 60 anni, preceduto dalla fama planetaria della sua idea più celebre, il “Cirque du Soleil”, Guy è un filantropo, un accanito giocatore di poker ed è anche stato uno dei primi turisti dello spazio, l’esperienza che si è regalato dieci anni fa esatti, quando aveva soffiato sulle 50 candeline.
Ma sul suo conto è arrivata la macchia scura: secondo quanto riporta “Polynesie Premiere”, Laliberté sarebbe stato arrestato perché in un giardino segreto sul suo atollo privato nella Polinesia francese la polizia avrebbe ritrovato una lussuriosa piantagione di cannabis. Ad incastrarlo in modo involontario sarebbe stato un suo parente, fermato qualche giorno fa per possesso di marijuana: nel suo smartphone la polizia ha trovato immagini di una vasta piantagione.
Attraverso un comunicato diffuso da “Lune Rouge”, la sua società, “Guy Laliberté si dissocia completamente da qualsiasi voce lo coinvolga nella vendita o nel traffico di droga. L’uso della cannabis è strettamente personale e per scopi medici: non ci sono coltivazioni di droga sull’isola privata di Nukutepipi per fini commerciali”.
Canadese di Québec, classe 1959, Guy Laliberté è stato per lungo tempo un mangiatore di fuoco, giocoliere e fisarmonicista di strada. Nel 1984, a 23 anni, insieme a Gilles Ste-Croix e Daniel Gauthier, getta le basi del “Cirque du Soleil”, getta le basi della sua idea: un rivoluzionario concetto di circo senza animali e basato unicamente su artisti capaci di reinterpretare le discipline circensi. Un progetto che sarebbe rimasto sulla carte se un miliardario conosciuto a Las Vegas non avesse creduto nell’idea accettando di finanziarla. L’ex artista che aveva imparato a vivere con pochi spiccioli raccolti per strada si trasforma in un ricchissimo uomo d’affari che non rinuncia all’eccentricità: oltre ad un garage fornitissimo di supercar e due aerei privati, possiede una barca a vela Zodiac con postazione di atterraggio per gli elicotteri. Giocatore professionista di poker e assiduo frequentatore dei casinò di mezzo mondo, è considerato fra i migliori “perdenti”: si dice che solo online abbia dilapidato 15 milioni di dollari.
Dopo essersi convinto di aver assistito all’atterraggio di un Ufo a Ibiza, ha deciso di costruire una pista apposta per loro nel giardino della sua residenza.
Oggi il Cirque du Solei è una delle realtà dell’intrattenimento mondiale più ricche e prolifiche, con 5.000 dipendenti per 14 compagnie in tournée in tutto il mondo e altri 10 spettacoli stabili a Montréal, Las Vegas, New York, Orlando e Playa del Carmen, in Messico.