Massimo Bossetti, condannato all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio, è stato trasferito su sua richiesta dal carcere bergamasco a quello milanese di Bollate. Il muratore di Mapello aveva chiesto il trasferimento per poter lavorare, “guadagnare un po’ di soldi da dare ai suoi figli”. Non più tardi di due mesi fa il legale di Bossetti aveva annunciato di avere degli elementi in mano per chiedere la revisione del processo. I suoi avvocati lavorato su una pista che porta all’estero. Nel mirino un uomo che sarebbe stato a Brembate al tempo del delitto.
Intanto ha scritto una lettera dai toni commossi alla madre scomparsa, Ester Arzuffi: “...Un giorno ti raggiungerò per riprendere insieme a papà ancora uniti la nostra strada nella vita eterna. Coraggiosa e battagliera come solo tu sapevi essere, nonostante le tue problematiche di salute, il progredirsi del male, hai affrontato la malattia con un’immensa forza. La stessa forza che tu e papà, “I miei angeli”, dall’alto dei cieli mi date ogni giorno per combattere, resistere e riuscire a superare la vostra mancanza. Grazie per l’amore, la gioia e la speranza che continuamente mi davi. Il tuo ricordo, il tuo sorriso, ogni giorno riscaldano il mio cuore. Mai dimenticherò il tuo ultimo respiro, in fondo era anche il mio.”.
Ma anni fa ne aveva scritto un’altra, sempre alla madre, piena di rabbia e di rancore, dopo la scoperta di essere figlio di un autista della zona con cui lei ebbe una relazione : “Cara mamma, è con tantissima rabbia che purtroppo ti scrivo questa mia lettera. Dopo tutto quello che mi hai detto sei venuta due volte e mi hai stretto la mano e mi hai detto che il Dna lo dimostrerà... e mi hai guardato negli occhi, dicendo: ‘Credi in me e vedrai che la scienza ha sbagliato e sarà come dico io’. Complimenti, i risultati hanno dimostrato perfettamente tutto quello che dicevi...Solo come mai, in 43 anni, con tutte le occasioni in cui hai potuto dirmelo... Mi chiedo anche se tuo marito sapeva tutto e per questo tempo me l’ha tenuto nascosto. Pensavi che tutto questo non sarebbe venuto a galla, vero? Tu sapevi e mi hai tenuto all’oscuro di tutto e non mi hai dato nemmeno l’opportunità di poter conoscere il nostro vero padre. Bene, allora ti dico grazie mamma per il fortissimo dolore e rabbia che mi hai procurato. L’ultima speranza che avevo in te al 100% di poter uscire subito è svanita completamente. Mamma, mi hai ferito profondamente e io ti avevo creduto ciecamente, ma evidentemente mi sono sbagliato, pazienza. Hai voluto tu che andasse così. Ma ti chiedo per favore almeno di smettere di mentire davanti a tutti e di dire la verità come sta…”.
Il tempo, si sa , guarisce le ferite e Bossetti, almeno idealmente, s'è riconciliato con lo spirito dei genitori scomparsi.