Così muore una giovane barista, è l'ennesimo caso di femminicidio.Nel racconto di un testimone la morte di Hui Zhou, 24 anni, uccisa mentre lavorava al Moulin Rouge di via XX Settembre a Bagnolo: “Ero vicino al bancone, dato che avevo appena preso da bere. Ho sentito una persona inveire all’entrata del bar, aveva un coltello da cucina lungo trenta centimetri. Sei, forse sette coltellate. È successo tutto in un attimo: non riesco a crederci”.
Sul profilo Facebook del comune di Bagnolo, il sindaco ha pubblicato un post in memoria di Hui. “In questi giorni abbiamo seguito con sgomento la tragica vicenda dell’uccisione di Hui Zhou, una giovane ragazza di 25 anni accoltellata a morte dietro al bancone del bar che gestiva, assieme alla famiglia, a Reggio Emilia. Stefania, come la chiamavano i suoi clienti, aveva frequentato le scuole elementari e medie a Bagnolo, dove la sua famiglia era arrivata nel 2003. Si era seduta nei banchi di terza elementare senza conoscere una sola parola di italiano. La sua gentilezza e la sua intelligenza l’avevano aiutata a farsi voler bene da tutti i suoi compagni e dagli insegnanti. Hui aveva imparato subito la lingua italiana, desiderosa di insegnarla a sua volta ai suoi genitori, arrivando a vincere anche un premio per una poesia che aveva scritto per Librinviaggio. Hui era una cittadina del mondo. Era la dimostrazione che scuola fa rima con integrazione, che una società che riduce le disuguaglianze è più forte, che tutti, se messi nelle condizioni di realizzare se stessi, possono contribuire a costruire una sola comunità…Hui era soprattutto una donna, una giovane donna con tutta la vita davanti, con i suoi sogni e i suoi progetti, che la nostra società non è riuscita a difendere dalla violenza di un uomo. Questo ennesimo femminicidio è una sconfitta per tutti. Per la società civile, trascinata verso il basso dalla superficialità e dalla volgarità che troppo spesso inquinano i discorsi sulla dignità delle donne. Per le istituzioni, incapaci di proteggere davvero chi è minacciata nella sua sicurezza. E anche per noi amministratori, consapevoli di non fare mai abbastanza a livello di politiche educative capaci di formare le nuove generazioni e intercettarne le problematiche relazionali”.
CHI E’ L’ASSASSINO DI HUI
Si chiama Hicham Boukssid, è un marocchino di 34 anni clandestino e già espulso e identificato a Reggio Emilia durante un controllo antidroga per la prima volta in un casolare abbandonato nel 2015. Dopo aver ucciso Houi Zhou verso le 18.00 di giovedì (leggi qui) è scappato verso le siepi adiacenti il liceo Moro e poi si è diretto verso Sesso. Ancora incerto il movente, secondo i familiari la 21 enne non aveva mai segnalato episodi di molestie. Stava tral’altro per partire a breve per andare a trovare la nonna in Cina. L’omicida è ricercato in tutt’Italia e anche all’estero: l’identikit con l’immagine del fuggiasco è stato diramato ovunque.