Ancora un italiano vittima di un delitto nei paradisi vacanzieri extra confine. David Solazzo, 31 anni l'agronomo fiorentino trovato morto ieri mattina nella sua casa sull'isola di Fogo, a Capo Verde, potrebbe essere rimasto vittima di un tentativo di rapina, il suo corpo era in un lago di sangue.
Secondo quanto si apprende, il vetro di una delle finestre dell'abitazione dove viveva Solazzo sarebbe stato trovato rotto, i frammenti sul pavimento. La scoperta del corpo, e l'allarme alla polizia, sarebbe arrivato da un vicina di casa, mentre la sera prima David aveva passato la serata assieme ad altre persone, tra le quali un'altra cooperante del Cospe: i due si sono salutati prima di dirigersi alle rispettive abitazioni, distanti poche centinaia di metri l'una dall'altra. Poi il giorno dopo il ritrovamento del corpo senza vita.
Cauto il console italiano a Praia, Luigi Zirpoli. "Al momento non posso dirvi più di quanto già sapete - spiega all'ANSA il console -. Ieri sera era stato a cena con degli amici ed è stato trovato morto in casa dove, credo, vivesse da solo. Le autorità stanno indagando - prosegue Zirpoli - e ci sarà l'autopsia". "Nonostante la sua giovane età, David era esperto di cooperazione e con noi aveva già fatto un'esperienza in Angola", spiega Anna Meli, responsabile della comunicazione del Cospe, l'Ong di Firenze per cui Solazzo lavorava. "A Capo Verde abbiamo un'altra nostra cooperante, una giovane della Sardegna - conclude Meli -, e le prime notizie le abbiamo avute da lei. Poi siamo in contatto, tramite il console, con le autorità e speriamo di avere qualche notizia in più nella giornata di domani. I genitori, che vivono a Firenze, hanno saputo quanto era successo nel pomeriggio".
Solazzo era da mesi a Capo Verde per coordinare un progetto di cooperazione per il Cospe, una Ong di Firenze. “Aveva messo in campo la sua professionalità, la sua energia e passione al servizio delle comunità locali". Il progetto di cui il giovane fiorentino era il coordinatore si chiama 'Rotas de Fogo’. Il Cospe, conclude la nota, si stringe "attorno alla famiglia, alla fidanzata e agli amici, con l'impegno di fare di tutto per appurare la realtà dei fatti, ancora sgomenti per la tragica notizia”.
Dopo la catena di morti e di scomparso in Messico, Costarica, Venezuela, Colombia, ora Capo Verde. Poi gli scomparsi: Silvia Romano, la cooperante 22enne rapita in Kenya da mesi e la coppia italo canadese sparita nel nulla nel Bourkina Faso, Luca Tacchetto e la fidanzata Edith Blais.