Con grande imbarazzo, la polizia scozzese ha dovuto ammettere l’errore: l’uomo fermato all’aeroporto di Glasgow non è Xavier Dupont de Laggonès, il padre di famiglia che nell’aprile del 2011 ha ucciso e fatto a pezzi la moglie e i quattro figli a Nantes.
Agli agenti che l’hanno bloccato appena sceso da un volo proveniente da Parigi, l’uomo ha negato di essere Dupont de Laggonès, dichiarando di chiamarsi Guy Joao, di essere residente a Limay e di non avere nulla a che fare con il ricercato. La conferma che stava dicendo la verità è arrivata dall’esame del Dna, dopo i dubbi lasciati dal confronto delle impronte digitali, che presentavano soltanto 5 punti in comune dei 13 necessari alla comparazione. Un errore confermato anche da diversi conoscenti in queste ore sentiti dai media francesi: “Lavorava alla Flins Renault e da quattro anni è in pensione: con quella brutta storia non c’entra nulla e non somiglia neanche un po’ all’uomo che la polizia cerca da otto anni”.
Nulla di fatto quindi per la speranza di consegnare alla giustizia Xavier Dupont de Laggonès: l’ultimo suo avvisamento risale al 14 aprile 2011 in Costa Azzurra, quando la videocamera di uno sportello bancomat l’aveva inquadrato mentre prelevava del denaro. Sette giorni dopo la scoperta dei cadaveri nella villetta di famiglia, nella periferia di Nantes.