MICHAEL O'BRIEN
Un estremista di destra avrebbe ucciso Walter Lubcke. L’uomo, 45 anni, ha una fedina penale ricca di reati legati alla violenza politica. Il presidente del distretto di Kassel era stato ucciso a colpi di arma da fuoco nella sua abitazione la notte del 2 giugno. Settimane dopo luna speciale task force di polizia ha arrestato un uomo di 45 anni a Kassel nella notte tra sabato e domenica.
Secondo le informazioni della BILD, la squadra omicidi ha trovato tracce del suo DNA sui vestiti della vittima. Il presunto assassino era infatti noto alla polizia e da tempo gli era stato già prelevato un campione di DNA conservato nel database. Lübcke era stato minacciato dopo aver sottolineato i valori cristiani nel 2015 a causa delle proteste contro una casa per rifugiati: "Chi non rappresenta questi valori può lasciare questo paese in qualsiasi momento, se non è d'accordo. Questa è la libertà di ogni tedesco."
Il 45enne è comparso ieri davanti al giudice istruttore del tribunale distrettuale di Kassel. Sulla base delle prove indiziarie, è stato emesso un mandato di arresto e l'indagato è stato trasferito nella prigione di Kassel
Il 2 giugno, attorno alle 0:30 del mattino, Lübcke fu trovato agonizzante sulla terrazza della sua casa di Wolfhagen-Istha: i parenti non riuscivano più a contattarlo e avevano allertato la polizia. E ora le forze dell'ordine stanno indagando anche sugli estremisti di destra autori di post che ne celebrano la morte. Gli investigatori, già il 6 giugno scorso, hanno seguito una traccia, invitando chiunque sapesse qualcosa a segnalarlo: il sospetto era che l’assassino abbia aprodfittato della confusione di una sagra per entrare nella casa della vittima.
Lübcke, nelle fila del partito cristiano democratico CDU, si era distinto negli ultimi anni per aver promosso politiche di solidarietà nei confronti dei migranti. Ricopriva l'incarico di presidente del distretto di Kassel, ed era stato insultato e minacciato di morte da ambienti neonazisti. Dopo la sua morte, Lubcke era stato oggetto di un'ondata di infamie, di insulti e di ipotesi calunniose sulle circostanze della morte. Il politico della CDU è stato ucciso nella sua abitazione a Wolfhagen, nell'Assia, con un colpo di arma da fuoco alla testa. L'ipotesi del suicidio era stata scartata a favore di quella dell’omicidio: evidente da subito il movente politico del delitto. Aveva gestito i centri di accoglienza durante l'autunno del 2015, quando in Germania in pochi mesi arrivarono oltre 750.000 migranti, soprattutto rifugiati siriani, afghani e iracheni. Lübcke fu violentemente contestato dal movimento di ultra-destra Pegida sulla difesa dei valori cristiani, battendosi con coraggio per garantire un’accoglienza dignitosa ai richiedenti asilo.