L’Irlanda è sotto shock: all’inizio di questa settimana, un gruppo di ragazzi ha notato una borsa sportiva abbandonata all’esterno di un appartamento di Drogheda, un quartiere residenziale di Dublino, da cui sembravano uscire degli arti umani. La polizia, accorsa sul posto, ha circondato e perlustrato la zona, mentre la scientifica si occupava di analizzare i poveri resti nel tentativo di dargli un nome. Un paio di giorni più tardi, i vigili del fuoco accorrono a Drumcondra, un’altra zona della capitale irlandese, per domare le altissime fiamme che stanno divorando una Volvo: quando il fuoco è spento, nelle vicinanze della carcassa fumante i pompieri notano una testa mozzata.
Gli esami permettono di collegare i due macabri ritrovamenti, ma soprattutto di dare un nome a quei resti: si tratta di Keane Mulready-Woods, un ragazzo di 17 anni i cui genitori avevano denunciato la scomparsa una settimana prima.
È l’inizio di un giallo dai contorni agghiaccianti ancora da risolvere: le analisi e i controlli sulle telecamere di sorveglianza hanno permesso di stabilire che prima di essere ucciso il giovane è stato torturato e le parti del suo corpo gettate da un’auto in movimento. Per la polizia, le dita gli sono state mozzate per evitare che la scientifica individuasse tracce del DNA degli assassini sotto le unghie. Un paio di indizi che portano i sospetti verso una delle tante gang giovanili che imperversano a Dublino, e sulla guerra per il controllo delle zone dello spaccio di droga.
Keane è stato visto vivo l'ultima volta domenica sera al Saint Dominic’s Bridge di Drogheda, dove aveva appuntamento con alcuni amici. La polizia ritiene che sia stato rapito e portato in un appartamento nelle vicinanze, dove è stato torturato e ucciso prima che il suo corpo fosse portato a circa 40 km di distanza ed eliminato in modo brutale. Le forze dell’ordine sono impegnate in massa nella caccia all’assassino, definito dai media uno “psicopatico in piena regola che circola liberamente per strada”: al momento i sospetti si concentrano su un killer 35enne di Dublino che gli agenti descrivono come un potenziale “serial killer”. A peggiorare il caso anche un video raccapricciante fatto circolare sui social media, che molti hanno creduto fossero le immagini del macabro omicidio di Keane: le verifiche hanno stabilito che si tratta di un falso, invitando tutti a non condividerlo nel rispetto del dolore della famiglia.
Il giovane potrebbe essere stato preso di mira per vendicare la morte di Richie Carberry nel novembre 2019. Carberry, 39 anni, è stato ucciso a colpi di pistola all’esterno dalla sua abitazione di Bettystown, nella contea di Meath. Gli inquirenti sono convinti che Keane Mulready-Woods sia stato eliminato a causa dei suoi legami con alcuni degli assassini del gangster.
Il portavoce della polizia ha dichiarato: “Abbiamo a che fare con giovani che si sono lasciati coinvolgere in qualcosa di troppo grande e non vedono alcuna via d’uscita. La gente dovrebbe alzare il telefono e raccontare quello che sa, perché questo tipo di violenza porta solo ad altre barbarie. La morte di Kean è un atto brutale e selvaggio ed è del tutto inaccettabile in una normale società democratica: il livello di violenza è sconvolgente”.