Il sistema sanitario tedesco è finito sotto accusa per la leggerezza con cui ha gestito un caso che da semplice disattenzione e sciatteria organizzativa si sta trasformando in una drammatica pagina di cronaca nera. Quattro anni fa, l’ospedale di Fritzlar, nel distretto Schwalm-Eder, nel cuore della Germania, aveva assunto come assistente medico una donna di 48 che aveva regolarmente presentato una fitta documentazione, risultata totalmente falsa, piena di titoli di studio, master e corsi di specializzazione. Ma il peggio doveva ancora venire, perché la donna – hanno svelato in queste ore le autorità – è stata arrestata il 29 ottobre scorso con accuse pesantissime: frode, truffa, falsificazione di documenti, millantato credito, esercizio abusivo della professione medica e soprattutto omicidio colposo plurimo e lesioni gravi. Nella sua carriera ospedaliera, durata dal novembre del 2015 all’agosto dello scorso anno, senza che nessuno si accorgesse di nulla, la finta dottoressa avrebbe causato la morte di almeno quattro persone e il ferimento in modo grave di altre otto. Tutte per di più, a causa di un’errata somministrazione di farmaci.
Nel gennaio di quest’anno, la polizia ha eseguito un mandato di perquisizione inizialmente riferita alla frode e la falsificazione di documenti, ma l’inchiesta si è presto ampliata fino a individuare i quattro decessi e gli otto pazienti curati in modo erroneo e finiti in gravi condizioni.
La donna è stata arrestata il 29 ottobre e rimane in custodia, in quanto secondo i giudici presenta un rischio di fuga: al momento sono in corso ulteriori indagini per determinare se la donna sia stata coinvolta in altri casi di negligenze che abbiano portato alla morte. Un caso per nulla isolato: nel Regno Unito in queste settimane si stanno passando al setaccio titoli accademici e documenti di 3.000 medici stranieri, dopo che è emersa la vicenda di un finto psichiatra a cui è stato permesso di esercitare la professione per più di 22 anni. Il caso della finta dottoressa arriva a poca distanza da un’altra vicenda che aveva scosso l’opinione pubblica tedesca: la condanna di un’infermiera per l’omicidio di 85 pazienti.