Si chiama Ekaterina Repyakh, ed è la ricercata numero uno dalla polizia di Sebastopoli, in Crimea: è fuggita da un ospedale dov’era ricoverata in quarantena per sospetto contagio da coronavirus. La giovane donna era stata ricoverata in un ospedale a Sebastopoli dall’inizio di febbraio, quando è tornata dalla Cina con la febbre alta: sottoposta a due tamponi, entrambi con risultato negativo, le era stato ordinato di restare in ospedale in attesa del risultato del terzo e ultimo test, ma si è data alla fuga prima che i medici accertassero o meno il contagio.
Secondo alcuni testimoni, la giovane continuava a ripetere di voler raggiungere la regione russa di Rostov Oblast per motivi non chiari.
Natalya Penkovskaya, capo del Dipartimento Interregionale di Rospotrebnadzor, ha riferito: "Il tribunale ha deciso di inserire la donna nella lista di ricercati dopo l’abbandono dall’ospedale senza attendere il via libera dei medici”.
Secondo alcuni rapporti, dopo i raid negli alberghi di Mosca del 28 febbraio, sono state trovate 88 persone che avrebbero violato il regime di isolamento dopo il ritorno dalla Cina: sono state tutte espulse dal Paese.