Il 4 giugno dello scorso anno, la senatrice dell’Arkansas Linda Collins-Smith, 57 anni, è stata trovata crivellata di colpi d’arma da fuoco in un bosco, a circa due ore da Little Rock. Il corpo, in avanzato stato di decomposizione, ha richiesto due giorni di esami per riuscire a identificare con certezza la senatrice di Pocahontas che da tempo indagava su alcuni casi di pedofilia e di tratta dei minori. I sospetti della polizia si sono concentrati subito sulla sua ex assistente e amica, Rebecca Lynn O’Donnell, 49 anni, arrestata poche ore dopo .
Dopo quasi un anno di carcere, con un colpo di scena inatteso, la O’Donnell si è dichiarata colpevole: “Sono andata a casa di Linda, l’ho uccisa e ho nascosto il corpo”. Secondo la famiglia della vittima, i rapporti fra le due donne erano tesi da tempo, poiché la senatrice aveva scoperto degli ammanchi in denaro attribuibili alla O’Donnell.
“Nessuna condanna potrà mai riempire il vuoto che Rebecca O’Donnell ha fatto nella nostra vita il giorno in cui ha ucciso nostra madre – hanno dichiarato i figli della vittima – ma oggi troviamo un briciolo di pace nel sapere che rimarrà in prigione per molto tempo, senza poter fare del male ad altre persone”.
La donna, accusata di omicidio preterintenzionale, occultamento di cadavere e manomissione di prove, è stata condannata in primo grado a 40 anni omicidio e 3 per occultamento di cadavere. Al processo di appello, la donna non ha contestato i due capi d’accusa, ottenendo una condanna totale a 50 anni di carcere. Avrà diritto alla libertà condizionale, ma i familiari della vittima hanno detto che intendono opporsi.