La pedofila Vanessa George, ex assistente sociale, condannata per 64 abusi sessuali ai danni di minori, anche bambini in tenera età, non si è nemmeno mai pentita, neanche per finta. Condannandola, il giudice Royce aveva detto di aver “scoperto nuove profondità di una mostruosa depravazione" e l’aveva avvertita che potrebbe passare il resto della sua vita in prigione. Lei aveva molestato e fotografato decine di minori per poi inviare le immagini a chat internazionali di pedofili: ”Tutti noi commettiamo errori, ma purtroppo i miei erano erano solo leggerezze…tutti possono sbagliere”. Adesso è in attesa di una ridefinizione della pena, dopo 9 anni passati in cella, e già si lamenta perché, se fosse mai scarcerata, nessuno “le darà un aiuto”, se non una stanza in un ostello, con un “sussidio ridicolo”. La sua co-imputata Angela Allen, 49 anni, di Nottingham, ha chiesto anche lei la libertà sulla parola dopo cinque anni di detenzione. Vanessa George, da Plymouth, aveva previsto di essere rilasciata a novembre e si ritiene "danneggiata" per il clamore nato dalla scarcerazione dello stupratore nero John Worboys, messo in libertà l'anno scorso tra le polemiche. L’ex assistente sociale aveva scattato le foto sul suo telefono dei bambini su cui abusava in una scuola materna a Plymouth: era stata arrestata nel 2009. Aveva inviato ha inviato le immagini al pedofilo Colin Blanchard (arrestato) dopo averlo contattato su Facebook. Blanchard, di Rochdale, uno dei più famigerati criminali del web, ha scambiato le foto con i membri di una rete di pedofilia, tra cui la prostituta Angela Allen, di Nottingham, a sua volta in carcere.