Ben 17.000 euro, le spese della grillina Paola Taverna, in 5 anni, con una media di 300 euro al mese per il telefono. 27.000 il costo benzina del ministro Barbara Lezzi, riprese dal sito maquantospendi.it (“che può pubblicare i nostri rendiconti perché siamo gli unici che questi rendiconti li rendiamo pubblici, ma sono riportate ad arte per denigrarci. I dati, infatti, che Repubblica pubblica come se si riferissero a un anno, si riferiscono invece a quasi tutta la scorsa Legislatura, da marzo 2013 a dicembre 2017… dunque non 12 mesi ma 58”. La risposta velenosa contro Repubblica nasce da un errore, presto corretto, anche se sull’arco di tempo delle spese Paola Taverna appare assai legata al suo telefono, per cui spende quasi 18mila euro, che divisi per 58 mesi fanno una media di 306 euro al mese. Dieci volte la tariffa flat di un qualsiasi gestore telefonico con 30 euro al mese. Giulia Sarti, quella con il fidanzato-amministratore, ha immolato 4200 euro in 58 mesi solo per il web. Poi la parlamentare M5s Marta Grande: 131mila euro di alloggio, eppure abita alle porte di Roma, e 14mila euro di rimborsi per le telefonate. Un consiglio gratuito: e cambiare gestore?