I manifestanti anti-cinesi di Hong Kong hanno bruciato per strada le maglie di LeBron James dopo che la stella della NBA ha detto che la libertà di parola può portare a uno “stato molto negativo”, cioè all’uso sistematico della violenza politica.
James ha fatto le sue osservazioni dopo lo scontro tra la NBA e la Cina sulle proteste antigovernative a Hong Kong. Il rapporto tra la lega e la Cina è stato danneggiato da quando il direttore generale degli Houston Rockets, Daryl Morey, ha twittato a sostegno dei manifestanti all'inizio di questo mese. Morey ha successivamente cancellato il tweet, ma la Cina ha minacciato di tagliare i legami con la NBA, e alcune aziende cinesi si sono ritirate dalle trasmissioni e dagli accordi di sponsorizzazione. Martedì scorso, un gruppo di circa 200 persone si è riunito tra i grattacieli di Hong Kong: in tanti hanno bruciato e calpestato le maglie che portano il suo nome.
"La gente è arrabbiata", ha detto James Lo, un web designer che gestisce una pagina fan del basket di Hong Kong su Facebook. Gli è stato chiesto cosa pensa sui rapporti tesi tra la NBA e la Cina: "Non voglio entrare in una faida, ma credo che non fosse istruito sulla situazione attuale e ha parlato. Basta fare attenzione a ciò che si scrive sui tweet: sì, abbiamo la libertà di parola, ma questo non toglie che possano esserci risvolti negativi". QUindi James ha prrcisato che voleva dire che Morey non era a conoscenza delle ripercussioni del tweet.
Le forze dell'ordine hanno usato munizioni sui civili dopo mesi di manifestazioni: “Gli studenti escono come ogni fine settimana, ma ricevono gas lacrimogeno e colpi d'arma da fuoco. La polizia picchia chi capita, studenti e persone innocenti. Poi si inventa qualche scusa: non possiamo accettarlo”.
I manifestanti hanno detto che James era colpevole perché ha usato la sua influenza di cekebre atleta per promuovere cause sociali, ma soltanto negli Stati Uniti: "Ricordate, per favore, a tutti i giocatori NBA, quello che dite da tempo: 'Black lives matter". Hong Kong vive lo stesso problema", ha detto uno dei manifestanti, l'impiegato 36enne William Mok.
Yahoo Sports stima che la disputa con la Cina potrebbe deprimere fino al 15% il tetto salariale della lega nella prossima stagione, compresi gli stipendi degli atleti NBA. Lapidario il commento di Aaron Lee, un direttore marketing di 36 anni: "LeBron James è solo sinonimo di soldi. Peccato".