P Rajagopal, celebre fondatore di “Dosa King” e “Saravana Bhavan”, due catene di ristoranti molto note in India, è morto pochi giorni dopo aver perso l’ultimo tentativo di evitare l’ergastolo per omicidio.
Di origini poverissime, 71 anni, P Rajagopal era stato capace di creare e far crescere uno dei più conosciuti e diffusi imperi di ristoranti vegetariani del mondo, ma qualche anno fa era stato condannato per aver ucciso il marito di una donna che voleva sposare ad ogni costo. La passione per la donna, allora ventenne e per nulla intenzionata ad avere una relazione con l’imprenditore, si sarebbe trasformata in ossessione. Dopo averla molestata, minacciata e tentato in ogni modo di ricattarla, P Rajagopal aveva un sicario per eliminare il marito della donna, il cui corpo fu ritrovato in una foresta nel Tamil Nadu.
Per 15 anni, Rajagopal ha combattuto in ogni modo per evitare la prigione, ma la settimana scorsa gli è stato ordinato di consegnarsi volontariamente alle autorità: P Rajagopal ha obbedito, raggiungendo l’alta corte di Chennai in ambulanza, con una maschera di ossigeno legata al viso.
Martedì scorso è stato trasportato all’ospedale Vijaya di Chennai, dove è morto per problemi cardiaci.
Nato in un remoto villaggio del Tamil Nadu, Rajagopal ha iniziato come droghiere, per poi aprire il suo primo ristorante nel 1981. Oggi la sua catena ha decine di filiali in tutta l’India e in più di 80 paesi, con ristoranti a Londra, Sydney e New York. Nel 2004, P Rajagopal è stato riconosciuto colpevole di essere il mandante dell’omicidio del marito della donna di cui si era innamorato e condannato a 10 anni. Dopo l’appello, la sentenza è addirittura aumentata trasformandosi in carcere a vita.