Fra due giorni, il 10 luglio, è attesa la sentenza della corte di Cassazione sul caso Roberta Ragusa, la donna misteriosamente scomparsa nel 2012 e del cui omicidio e occultamento di cadavere è accusato il marito, Antonio Logli. Ore di attesa per l’ultimo atto di una vicenda complicata che ha come protagonista una donna di 44 anni che viveva a San Giuliano Terme, nel pisano, insieme ai due figli e al marito, titolare di una scuola guida.
Se la cassazione respingesse il ricorso presentato da Logli, condannato a vent’anni di reclusione, per lui si riaprirebbero definitivamente le porte della galera: dal poco che filtra, Logli ha scelto di attendere la lettura della sentenza in un luogo segreto, ma non intende farsi arrestare a casa, davanti a figli e genitori.
Il marito della Ragusa continua imperterrito a proclamarsi innocente, parla di allontanamento volontario: un’ipotesi che hanno sposato anche i due figli Alessia e Daniele, nelle scorse settimane apparsi più volte in interviste in cui si dicono convinti dell’innocenza del padre. Piccolo caso nel caso l’immagine di Sara Calzolaio, ex baby-sitter dei figli e amante di Antonio Logli, colei che secondo l’accusa avrebbe scatenato la rabbia della Ragusa, convincendo il marito che l’unica soluzione fosse eliminare sua moglie. Ospite di “Quarto Grado”, la Calzolaio è stata beccata dalle telecamere mentre sorrideva più volte davanti alle ricostruzioni della vicenda. Sui social, la donna è stata sommersa di insulti e commenti durissimi.