Nel 2016, l’Aidaa (un'associazione che tutela gli animali) aveva smascherato il primo caso di animal sex, in provincia di Aosta. Ora è emerso un secondo incredibile episodio che i volontari dell’associazione hanno scoperto analizzando i post pubblicati da un forum su una chat con collegamenti a siti pornografici con cideo e foto su rapporti tra donne e animali. E così il presidente Lorenzo Croce ha denunciato il caso alla Procura. I carabinieri hanno così individuato e denunciato quattro donne tra i 40 e i 56 anni che cercavano di entrare in possesso di cani di grossa taglia per avere con loro rapporti sessuali. Tutte queste donne, che fingevano di volere adottare i cani abbandonati nei canili, sono state quindi segnalate dall’Associazione italiana difesa animali (Aidaa). Abitano a Cuneo, Vicenza, Rho e Vercelli. Avevano persino pubblicato annunci sui siti di compravendita di cani di grossa taglia, cambiando generalità in modo di non essere riconosciute. Una volta acquistati gli animali, li avrebbero utilizzati per avere rapporti sessuali, singoli o di gruppo. Poi i cani venivano dati in adozione oppure facevano una brutta fine, perché non si sa ancora da quanto questo gioco perverso era stato iniziato.
Il caso è del novembre 2018. Secondo NotiziaOggi, un clochard ha raccontato ai volontari dell’Aida la storia di una donna che voleva a tutti i costi acquistare per 100 euro il suo cane di grossa taglia. Indagando sulla donna, sono riusciti a individuarla sui social e a risalire al gruppo di cui faceva parte. Alcune avevano inserito i loro nick name in gruppi di pervertiti che usano gli animali per fare sesso.