Chi dice che la carta è finita non ha che da appuntarsi una data: 1 e 2 luglio, Oulx. Dal lontano 1991, mentre Cocciolone e Bellini, i due piloti catturati dagli iracheni, commuovono l'Italia, Maradona finisce sotto accusa per uso di cocaina e Sophia Loren porta a casa l'Oscar, un gruppo di amici attirato dalla "Canavese Candian Slalom", gara riservata a canoisti esperti in scena a Cuorgnè, capisce che sarebbe bello e giusto rendere democratica l'esperienza delle rapide. È la storia, molto in sintesi, della prima edizione della "Carton Rapid Race", una gara amatoriale che non ha eguali in Italia, dove nell'ordine servono fantasia, immaginazione e tanta voglia di mettersi in gioco. Per i primi quattro anni, fino al 1994, la non-gara per dilettanti in ammollo è andata in scena sulle acque dell'Orco, nel canavesano, sostando poi per altri dieci anni (dal 1995 al 2015) a Cesana Torinese, per poi approdare dallo scorso anno a Oulx.
Poche regole, ma precise: la partecipazione è aperta unicamente a imbarcazioni, se così si può dire, da assemblare sul posto usando esclusivamente cartone e precise quantità di nastro adesivo, in un tempo massimo di due ore. A metterla insieme dev'essere lo stesso equipaggio, composto da un minimo di due ad un massimo di quattro partecipanti. Ogni "carto-natante" deve riuscire ad affrontare una discesa cronometrata fra le rapide della Dora Riparia, a monte di Oulx, di circa 300 metri di lunghezza.
Va da sé: lo spettacolo diventano umili, colorate e improbabili opere d'ingegneria navale che spesso resistono pochi minuti, e altre che invece coprono l'intero percorso, vai a capire per quale magia. Una disciplina unica (dal marchio addirittura registrato), che riunisce e ironizza un po' su tutto, dal kayak alla canoa per arrivare dal rafting, ma con una complicazione in più: il cartone. Materiale leggero, pratico e robusto, ma per definizione poco in sintonia con l'acqua. Insomma, un paio di giorni di risate assicurate, tanto per chi naviga quanto per chi guarda dalla riva: lo scorso anno erano un migliaio quelli in acqua, e 30.000 quelli corsi a guardare. Difficile dire chi si è divertito di più.