Il jet privato stava per lasciare la pista dell’aeroporto di “Robert L. Bradshaw” dell’isola di Saint Kitts, nelle Antille, un paradiso offshore che vanta uno yacht ogni 50 residenti (ma quasi nessuno nato lì, ovviamente).
I tre uomini a bordo, soci in affari, erano ormai certi di avercela fatta: trasportavano 5.000 piantine di cannabis, un numero imprecisato di semi e altri prodotti, per un valore complessivo stimato in 1,3 milioni di dollari. Ma dalla torre di controllo hanno comunicato lo stop immediato, seguito dall’arrivo degli agenti di polizia che hanno sequestrato il velivolo e il carico, oltre ad arrestare i tre passeggeri. Ma perché questa vicenda sia diventata un caso internazionale, finito su tutti i giornali del mondo, è proprio per via dei nomi dei tre, decisamente ingombranti. Il primo, Alkiviades David, per gli amici “Alkie”, miliardario greco erede della “Coca Cola Hellenis”, il suo socio in affari Chase Ergen e l’attore Jonathan Rhys Meyers, che secondo voci non confermate viaggiava in compagnia della moglie e della suocera.
I tre si sono difesi affermando che il carico era perfettamente autorizzato e necessario per “avviare un commercio legale di cannabis privo di THC”, la molecola responsabile dello “sballo”. Contrariamente a Rhys Meyers, rilasciato quasi subito, a finire in manette sono stati Ergen e il miliardario greco, che ha pagato una cauzione di 30mila dollari ma è obbligato a presentarsi in caserma ogni giorno e a comparire a breve davanti alla “Basseterre Magistrate Court”. L’unico ancora dietro le sbarre è Chase Ergen, trovato in possesso anche di dosi di ketamina, che ha dichiarato gli sono necessarie per curare un disturbo bipolare.
Alkie David è lo scapestrato rampollo della famiglia Leventis, che dopo la fusione con la “Coca Cola Company”, gestisce il più grande impianto di imbottigliamento in Europa: un affare che ha portato nelle casse della famiglia circa 53 milioni di euro. Lo scorso mese, Alkie è stato condannato al pagamento di un milioni di euro ad un’ex dipendente che si era rifiutata di fare sesso con lui, e per questo licenziata in tronco.
Jonathan Rhys Meyers, classe 1977, irlandese di Dublino, è invece uno degli attori che rappresentano la nuova generazione di Hollywood: è stato protagonista di numerosi film e serie tv di successo, fra cui i “Tudor”, ma il suo nome è legato ad un mai chiarito tentativo di suicidio ed una dipendenza più volte dichiarata di alcol e droghe. Nel luglio dello scorso anno, è stato arrestato dalla polizia di Miami per aver infastidito i passeggeri del volo su cui era imbarcato, dopo aver aggredito la moglie.