Per la quinta volta, Charlie Graham è tornata a casa coperta di lividi e sangue, ma questa volta ha detto basta, scegliendo di pubblicare sul suo profilo Facebook le foto delle sue ferite, perché tutti sappiano che nel 2020 succedono ancora queste cose. Vent’anni, inglese di Sunderland, a poco meno di 500 km da Londra, l’unica colpa di Charlie Graham è di essere lesbica: sabato scorso intorno alle 13:00 stava attraversando la Blackwood Road, nel centro città, per incontrare un amico, ma due uomini l’hanno aggredita alle spalle, iniziando a picchiarla con violenza fin quando la giovane è rimasta a terra esanime. Al “Daily Star”, la ragazza ha raccontato i dettagli dell’aggressione: “Sono stata colpita con un violento pugno alla nuca: sono caduta a terra ferendomi le ginocchia e il viso. Ho tentato di rialzarmi, ma mi hanno spinta a terra: poi sono scappati”.
La decisione di rendere pubbliche le immagini dell’aggressione, per quanto crude, è arrivata poco dopo: “Credo sia importante, così da rendere consapevoli le persone che là fuori ci sono individui pronti ad aggredirti per qualsiasi motivo ritengano giusto: può essere il tuo orientamento sessuale, il colore della tua pelle o il modo in cui cammini e ti vesti”.
La quinta aggressione, confessa Charlie, le ha messo addosso il timore di essere stata presa da mira da un gruppo di balordi della sua città: da giorni convive con attacchi di panico ed esce di casa il meno possibile. “Non vado più da nessuna parte, mi sento tranquilla solo a casa di mia mamma. Mi sale l’ansia se penso di uscire per tornare a casa mia, perché temo che scoprano dove vivo e possano aggredirmi ancora”.
Sul caso indaga la polizia di Northumbria, che sta analizzando le telecamere di sorveglianza della zona per dare un volto ai responsabili.