Di Germana Zuffanti
Come è cambiato negli anni il senso della sicurezza dei cittadini e come si affrontano i delitti da parte degli inquirenti, come è stata stravolta la percezione della legalità dall'ondata immigratoria nel nostro paese. I cittadini hanno perso il senso di sicurezza personale e sono meno fiduciosi nelle istituzioni, è cambiato il modo di “leggere”, ed interpretare i diritti del singolo, sono emerse problematiche sociali importanti legate alla criminalità. Così, accanto ai femminicidi ed ai delitti d’onore, si è sviluppata negli ultimi anni la mafia nigeriana, capace di controllare il mercato della droga, della prostituzione e dell’agroalimentare, ha spiegato Meluzzi affrontando questo tema delicato e controverso. Questi i temi al centro della presentazione ieri sera, presso la Sala Grande del Centro Congressi dell’Unione Industriale di Torino, del libro dal titolo Il se e il ma delle investigazioni" di Fabio Federici ed Alessandro Meluzzi, edito da OLIGO, casa editrice che ha presenziato all’evento, davanti con molti esperti del settore ed ascoltatori curiosi e attenti. Oltre ai due autori, sono intervenuti Benedetto Lauretti, Colonello dei Carabinieri, Comandante della Scuola Allievi Carabinieri di Torino, Giorgio Vitari, Avvocato Generale presso la Corte d'Appello di Torino e Roberto Trinchero, Avvocato penalista, Presidente Camera Penale del Piemonte Occidentale e della Valle d’Aosta. Ha moderato Ilaria Mura giornalista di punta ed inviata della trasmissione televisiva “Quarto Grado”. Si è partiti dal tema del libro per fare riflessioni criminologiche generali, di diritto e d’esperienza sul campo, da Giorgio Vitari che ha raccontato del suo operato di magistrato attento alle situazioni di disagio dalle quali è più facile che scaturiscano i crimini a Benedetto Lauretti, che ha spiegato alla platea e ad alcuni dei Suoi allievi presenti quali sono i compiti istituzionali del Carabiniere , facendo emergere l’importanza fondamentale della passione e del sacrificio, elementi caratterizzanti il “buon detective”. La quotidianità e la vicinanza al territorio ed alla gente per le forze dell’ordine sono la palestra dell’intuito e l’applicazione pratica di ogni tipo di studio. Qual è quindi il senso dell’investigare un caso criminoso? Addentrarsi in un labirinto di indizi e tracce, usare la “ logica”come dice Federici, logica che va legata ed interpretata alla luce di tre fari illuminanti : sub iudice, pro veritate, pro iustitia. Quindi si è discusso con l’avvocato Trinchero delle garanzie del cittadino incriminato, dei compiti dell’avvocato in casi di delitti di ogni tipo e delle garanzie che uno Stato di diritto deve avere. Si è parlato di processo penale, della costruzione delle prove portate davanti al giudice , nonché di scena del crimine, di come possa gestita un’indagine e di come le tempistiche siano importanti per la buona riuscita di una operazione.